La “Conferenza Nazionale dell’Export e dell’Internazionalizzazione delle Imprese”, a Milano presso l’Università Bocconi, è la tappa conclusiva degli “Stati Generali della diplomazia”, riunione annuale di tutti gli ambasciatori italiani ed in occasione della quale vengono annunciati due nuovi filoni di “diplomazia della crescita”. In questo caso, la “diplomazia dell’innovazione” e la “diplomazia dello sport”.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri, a colloquio con il Sole 24 Ore, ha detto: “L’export genera oltre un terzo del Pil italiano ed è l’architrave della nostra economia. Con 626 miliardi di euro di esportazioni registrati lo scorso anno, l’Italia si conferma una delle economie più dinamiche a livello globale. Nella prima parte dell’anno abbiamo addirittura superato il Giappone per valori di export, diventando il 4° esportatore mondiale”.
“Questa volta i capi missione saranno impegnati in molti incontri diretti con le imprese. Una conferma che la Farnesina è diventata sempre più ‘Ministero degli Esteri e del Commercio internazionale’”.
L’export dopo una crescita sostenuta da due anni è abbastanza stazionario, ma per il ministro le prospettive ora sono buone: “Continuiamo a credere che sia raggiungibile un obiettivo di export ambizioso, in grado di trainare l’economia italiana: l’obiettivo di oltre 700 miliardi di euro entro la fine della legislatura (2027). Per parte mia e del governo esprimo qui l’impegno ad operare concretamente perché’ possiamo tagliare insieme questo traguardo per il Sistema Italia”.
Ma – aggiunge – c’è anche un altro obiettivo, “quello di aumentare il valore aggiunto delle nostre esportazioni, incrementando il contenuto tecnologico e innovativo di ciò che esportiamo, dato che questi prodotti risultano meno vulnerabili alla competizione e creeranno maggiore reddito e occupazione di più elevata qualità”.