“Ce la faremo ad aprire l’Expo per il 1 maggio”. A 20 giorni dall’inaugurazione con i timori di ritardi nei lavori è ottimista Oscar Farinetti, che nel cantiere Expo ci bazzica visto che la ristorazione del Padiglione Italia è affidata al suo Eataly. “In questo momento ci sono padiglioni finiti, altri quasi finiti, altri un po’ indietro, ma credo che questo sia successo anche per l’Expo di Shanghai, dove immagino abbiano attaccato l’ultimo chiodo il giorno stesso dell’inaugurazione” ha detto questa mattina a Radio 24 ai microfoni di “24Mattino”.
Proprio l’assegnazione senza appalto all’azienda di Farinetti ha suscitato le ultime polemiche sull’esposizione milanese. “Una polemica inutile che non doveva neanche nascere – dice Farinetti – Cantone si è espresso dicendo che tutto è legittimo perché Expo ha deciso che Eataly è un’unicità e per questo si è deciso di fare un affidamento diretto senza appalto”.
Farinetti difende Expo: “io non Vorrei che a Expo si esponessero gli scandali italiani, altrimenti facciamo dei padiglioni dove esponiamo i corrotti. Io non sono un corrotto e non lo sarò mai, non è mai successo che qualcuno mi chiedesse mezza lira o che io abbia dato mezza lira”.
“Eataly guadagnerà con Expo? E’molto difficile perché ci sono dei grandi investimenti dietro – conclude – credo che non ci perderemo, anche se il punto di pareggio è a 20 milioni di fatturato che non è facile da raggiungere in 6 mesi, soprattutto per i costi di ammortamento. Per questo noi riutilizzeremo tutti gli elementi di Expo nei futuri Eataly che apriremo”.
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