Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, intervistato dall’Adnkronos, commenta lo scandalo legato all’Expo.
Il caso delle tangenti nell’Expo 2015, spiega, oltre confine "è stato percepito come uno scandalo, una vergogna. La gente vuole che agisca la magistratura e che arresti i responsabili. Ma nonostante tutto l’Italia deve recuperare e rilanciare questa iniziativa. Chi pensa il contrario non capisce nulla".
Secondo il deputato eletto nella ripartizione estera Sud America e residente in Argentina, “in Italia purtroppo si tende a generalizzare tutto”, invece “non siamo tutti uguali. Qui si tratta di recuperare la manifestazione lavorando con le persone oneste”.
L’Expo 2015 “è una opportunità per un Paese con una grande crisi economica che deve soprattutto guardare all’estero dove vivono circa 60 milioni di italiani oriundi”, importantissimi per ciò che riguarda “l’esportazione, il made in Italy e il turismo di ritorno”.
Per Merlo non fare più l’Expo “sarebbe una follia”. "Ho parlato con alcuni imprenditori e rappresentanti di Camere di Commercio che già stanno pensando di essere presenti all’evento e stanno lavorando per questo. Questo dimostra che è una iniziativa irrinunciabile, per l’Italia e per l’estero. Noi siamo all’opposizione di questo governo – rimarca – ma in questa occasione ci troviamo perfettamente d’accordo con il premier".
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