L’ex campione di pallavolo Luigi Mastrangelo, su Radio Cusano Campus, riguardo le critiche ricevute per il suo appoggio a Matteo Salvini ha detto: “Ho postato una foto con Salvini e sono arrivati tanti commenti negativi, ma penso sarebbe successo la stessa cosa se avessi messo una foto con Renzi o Conte”.
“I rischi sono che vieni etichettato per quello che non sei. Ho letto commenti pesanti di gente che mi dà del razzista, cosa non vera. Sostenere la Lega non vuol dire essere razzisti, i leghisti non sono razzisti. Io ho giocato e vinto insieme a tanti ragazzi di ogni parte del mondo. Ci sono delle regole da rispettare e credo che Salvini quando è stato al governo abbia fatto il suo dovere”.
“Fui attaccato perché scrissi un post su Sergio Sylvestre. Posso permettermi di scrivere che secondo me l’inno andrebbe cantato da un italiano, non ho detto che non deve cantarlo un nero, non credo che in America avrebbero chiamato un italiano per cantare l’inno americano. Aver letto messaggi come: ‘mi è caduto un mito’, mi è dispiaciuto. Se basta così poco per farti cadere il tuo idolo sportivo questo mi amareggia”.
“Bisogna anche dire che è pieno di profili fake, Instagram dovrebbe fare un po’ di pulizia”.
“Io sono pugliese e mi dicono che non posso appoggiare Salvini, ma mi risulta che la Lega Nord non esista più. Io ho una simpatia nei confronti di Salvini e non capisco perché un pugliese non possa sostenerlo. Di quello che abbia detto in passato mi interessa poco, a me interessa che faccia il bene per gli italiani. So che ci sono le elezioni regionali, da quello che vedo la Lega ha tanti consensi qui in Puglia. Bisogna parlare con chi critica e chi insulta e chiedergli come mai Salvini ha così tanto consenso. Io e Salvini siamo stati a cena insieme e abbiamo pubblicato tutti e due la foto, perché c’è stima reciproca. Un mio ruolo nella Lega? Sono un ex atleta, ho vissuto di sport per tanti anni e non vedo cosa potrei fare nella Lega. Forse per lo sport, in quel campo qualcosa potrei fare”.