”Noi sosterremo un governo politico che, in questa fase, non può prescindere dalla figura di Giuseppe Conte, unica credibile interfaccia del nostro Paese in Europa, unico punto di equilibrio possibile… ”. Giusto una settimana fa era ancora una senatrice di Forza Italia. Oggi, Maria Rosaria Rossi, si ritrova a sostegno di Giuseppe Conte, nella nuova veste di ‘responsabile’, come componente del gruppo degli ‘Europeisti’ nato per garantire i numeri all’attuale premier dimissionario dopo lo strappo di Italia Viva.
Domenica mattina – ricorda l’Adnkronos – l’ex fedelissima di Arcore ha fatto il suo debutto alle consultazioni a Montecitorio con il presidente della Camera Roberto Fico.
Tailleur nero, camicia arancione, l’ex azzurra si presenta nella Sala della Regina, insieme a Ricardo Merlo e Saverio De Bonis del MAIE.
Al termine dell’incontro con Fico, per la prima volta decide di parlare con giornalisti e tv, rompendo un silenzio stampa che si era imposto subito dopo aver votato la fiducia al governo Conte (il 19 gennaio scorso), cogliendo di sorpresa i vertici azzurri, a cominciare dal suo leader Silvio Berlusconi.
Rossi non rinnega il suo passato e ribadisce “tutta la sua stima e il suo affetto al presidente Berlusconi”, ma lascia intendere chiaramente che le ragioni del suo addio sono legate al fatto che Fi, secondo lei, è diventata “troppo sbilanciata a destra”, con il fronte sovranista Salvini-Meloni a farla da padrone: ”Dal ’94 ho aderito a Fi, perchè si poneva nella scena politica al centro. Ebbene, io sono rimasta al centro, non mi sono spostata e non mi sposterò mai…”.
Parole che manifestano un’insofferenza, che viene da lontano. A tal proposito Rossi cita una sua lettera-appello al Cav pubblicata sul ‘Messaggero’ il 25 agosto 2019, quando Matteo Salvini aprì la crisi del governo gialloverde: ”Presidente, lei ci ha liberato dal comunismo, oggi ci liberi dal sovranismo!”. “Svincoli Fi da alleanze inaffidabili e pericolose e la riposizioni al centro, un centro che si ponga come argine alle destre sovraniste oltre che alle sinistre comuniste”, scriveva allora la senatrice forzista, che ora, alla sua prima uscita pubblica da neo ‘responsabile contiana’, spera che i forzisti “non siano subalterni a Salvini” e confida in un Conte ter con dentro i renziani per portare il Paese ”fuori dalla crisi economica per l’emergenza pandemica”.