Eurostat, nella sua recente indagine, ha puntualizzato alcuni temi di notevole interesse per chi, come Sitly, si propone quale canale di ricerca di baby sitter (in Italia attraverso il sito www.sitly.it). Uno di questi è il numero di genitori single. Secondo la ricerca, in Europa, il 7.6% delle donne di età 25-49 vive sola coi propri bambini, contro il 1,5% degli uomini di pari età. Sette volte tanto (dati del 2017).
Come si evince dalla ricerca Eurostat, in Italia 0,5 uomini vivono soli coi figli contro 4,7 donne sole. In Danimarca gli uomini sono 4,8 e le donne 13,7, cifra molto più alta di quanto accade nel nostro Paese, ma sempre inferiore alla Lettonia dove sono 15,8 le donne che vivono coi i figli senza il padre.
Come spiega Jules Van Bruggen, fondatore e ceo del gruppo Sitly: «I genitori soli rappresentano un target interessante per il nostro servizio, dato che si trovano ad affrontare più situazioni in cui è necessario il supporto di una baby sitter. Ma si può dire che la ricerca online della baby sitter stia vivendo universalmente un trend di crescita.
A settembre abbiamo avuto più di 25mila nuovi iscritti tra genitori e baby sitter. E, per quel che riguarda le famiglie iscritte, nell’anno 2016-2017 abbiamo registrato un +100% di genitori e nel 2017-2018 un altro 50% in più. A dimostrazione che le famiglie italiane, che siano coppie o single, continuano a cercare una tata a cui appoggiarsi per l’accudimento dei proprio figli. E il web viene vissuto come un canale privilegiato per questa ricerca».
Questo nonostante l’invecchiamento della società, la diminuzione delle nascite, il fatto che sempre più mamme lascino il lavoro per seguire la famiglia – secondo gli ultimi dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro, le dimissioni volontarie delle mamme di bambini fino a 3 anni d’età sono state 24.618 –
Secondo i dati pubblicati da Eurostat, infatti, la popolazione italiana è destinata a invecchiare: in Italia si rilevano 34,5 persone sopra i 65 anni per ogni 100 persone tra i 15 e i 64 anni. Un dato che regala alla nostra nazione il ‘podio’ al negativo in Europa, se pensiamo che in Irlanda sono 20,7 su 100 e in Lussemburgo 20,4 su 100.
D’altra parte c’è il discorso ‘diminuzione delle nascite’: le Italiane hanno 1,3 bambini a testa, contro l’1,9 di Francia, Islanda e Norvegia. Guardando all’età delle neomamme, le donne europee partoriscono mediamente il primo figlio a 29 anni (dato del 2016), in un range che va dai 26 anni della Bulgaria ai 31 di Italia e Spagna.
Ma i dati di Sitly confermano come l’aiuto di una baby sitter resti una componente irrinunciabile della quotidianità famigliare.