“L’Italia non è un Paese per giovani. E, anzitutto, non è un Paese di giovani. Al contrario. È il più anziano d’Europa”. Così La Repubblica commentando i dati di Eurostat da cui emerge che metà della popolazione italiana supera i 48 anni e circa un quarto più di 65. In sintesi, l’età media degli italiani è di 46,4 anni.
Calata in modo significativo la popolazione più giovane: “Negli ultimi due decenni, infatti, abbiamo assistito a una riduzione di quasi 3,5 milioni di giovani under 35, con un tasso di decremento di circa il 21%.
Questo fenomeno ha colpito particolarmente il segmento femminile, con una rilasciata di circa il 23%. Un dato che, rispetto all’incidenza dei giovani sulla popolazione, pone l’Italia ben sotto la media dell’Unione Europea”.
È anche per questa ragione che gli italiani hanno una visione pessimista, sul futuro dei giovani.
Come mostra un recente sondaggio condotto da Demos per Repubblica: quasi due terzi degli intervistati, infatti, ritengono che i giovani di oggi avranno, in futuro, una posizione sociale ed economica peggiore rispetto a quella dei loro genitori.
Una sfiducia che si traduce nella convinzione che “sarà difficile, per i giovani sopravvivere in futuro. E al futuro. Visto che avranno pensioni inadeguate. Insufficienti” Cosicché , se intendono fare carriera, si ritiene che l’unica strada possibile, per loro, è quella di partire e recarsi oltre confine.