“L’Italia si è fermata improvvisamente. La crescita e tutti gli indici di sviluppo sono fermi, cala nel nostro Paese il lavoro e cosa più preoccupante è un governo che fa finta di non accorgersene”. A parlare è Nicola Zingaretti, segretario del Pd, al termine dell’incontro con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, presso la sede del Pd al Nazareno.
Secondo Zingaretti “è quasi come se il governo non ci fosse: rappresenta la funzione di governo, ma in realtà è insensibile. Non esiste ormai in nessun punto dell’agenda politica un governo che agisce. Quindi – sottolinea il leader dei dem – è tempo di costruire una nuova politica per lo sviluppo, per la crescita, per il lavoro”. “Le parole di Juncker hanno confermato quello che sappiamo tutti: un Paese che precipita e nessuno che si preoccupa di fermare questa tendenza. Noi vorremmo reagire e non farlo da soli”. Con chi, allora?
Confronto aperto con tutti. Anche con MdP: “La lista è aperta ad associazioni ed altre realtà politiche, ed è aperto anche un confronto con Speranza”. “Noi ci stiamo muovendo su 3 fronti: costruire un’alleanza politica, aprire un confronto con gli attori sociali e la mobilitazione popolare. Il 5-6-7 aprile apriremo una campagna verso le Europee con i gazebi. E’ tempo di partecipare. Avvieremo un confronto di merito per far sì che sia un programma partecipato”.
Parlando di Roma: “Le forze produttive italiane sono preoccupate perche’ nessuno le ascolta. La preoccupazione degli imprenditori romani e’ assolutamente fondata, perche’ e’ palese, in questo momento storico, che in particolare la Capitale ha una difficolta’ nella programmazione di tutte le sue politiche piu’ importanti. Forse adesso si avverte di meno perche’ coincide con quanto sta succedendo in Italia, ma questo non rende la cosa meno grave. Qui a Roma – conclude – si e’ anticipata una catastrofe che poi e’ diventata nazionale”.