Quando un anno fa di questi tempi tutti davano per morto il movimento di Grillo, in controtendenza scrivevo che il Movimento 5 Stelle era più vivo che mai. Il suo futuro sarebbe stato determinato più che dalle capacità del suo "Capo" dalle sciocchezze che i partirti potevano fare. Così è stato. Oggi i partiti stanno porgendo su un piatto d’argento l’Italia al comico genovese. Non me ne rallegro, ma "così è se vi pare".
L’immobilità del Governo Letta, la condanna di Berlusconi, la scissione di Alfano, ma sopratutto le scelte dell’ex "rottamatore" Renzi arrivato al potere con metodi che poco hanno a che fare con il "politicamente corretto", i suoi dietrofront su quello che aveva detto agli italiani prima di diventare primo ministro, sia sulle riforme che sulla "rottamazione" di certa politica, nonchè le promesse sui tagli alla politica e sopratutto ai politicanti.
Ma dove è finito il Renzi candidato alla Segreteria del Pd? Le ricordate le cose che diceva? Quante speranze per gli italiani che volevano un serio rinnovamento. Che delusione!
Renzi (a parte Letta) ha tradito sul piano delle riforme con l’inciucio con Berlusconi nel tentativo di far bere agli italiani un "porcellum" rivisitato in maniera peggiorativa e la cancellazione del Senato sostituito da un "dopolavoro parlamentare"; sul piano economico con un regalino elettorale di ottanta euro che senza le dovute coperture sarà pagato con gli interessi dagli italiani; sul piano del rinnovamento con la immissione nelle liste elettorali delle Europee di tutti quelli che doveva rottamare più alcuni amici fidati. Per non parlare della sua ferma (?) intenzione di arrivare al Governo dopo elezioni che lo dovevano consacrare e con un sistema elettorale che consentisse di scegliere gli eletti. Insomma, tirare dritto senza compromessi con la politica che egli riteneva responsabile delle rovine dell’Italia.
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Onestamente pensavo Renzi potesse essere la soluzione e potesse rappresentare quello che oggi molti italiani vedono in Grillo, ma la sua bramosia di potere ne ha rivelato la vera indole: venditore di pentole (ed anche di pessima qualità). Da "rottamatore" a "principe del compromesso".
Guardando questo scenario come si può dar torto a Grillo che ha continuamente rifiutato tutte le proposte fatte da questi politici da strapazzo. Standosene fuori ben conoscendo le incapacità dei suoi concorrenti oggi si ritrova in una posizione che gli permette di criticare a ragione tutto e tutti, indenne da coinvolgimenti in politiche fallimentari poste in essere dai suoi avversari.
Berlusconi, uscito dal Governo dopo la sua condanna, invece che fare un’opposizione seria su tutti i fronti ha prestato il fianco a chi sostiene che la sua ambiguità nei confronti di Renzi è seconda solo alla incertezza del suo futuro politico. E ne pagherà le conseguenze.
I partiti minori, dalla Lega a Fratelli d’italia a SEL, seppure dimostrano una certa competenza e linearità politica e proposte alternative, ma certamente coerenti con le loro posizioni, non riescono a scrollarsi di dosso un passato di collaborazione con i gestori dell’attuale assetto politico. Per il bene della democrazia spero vivamente che sopravvivano.
Alfano, fine ricamatore e fino ad un certo punto speranza del mondo moderato, pensando di fare cassa incamera Casini e i rottamati di Berlusconi per poter arrivare al sospirato 4%: non capisce che Casini fa perdere voti e immagine (vedi Scelta Civica) ed in ogni caso cerca di salvare se stesso. I vari ex amici di Berlusconi sono padroni del loro unico voto e non portano nessun valore aggiunto, anzi.
Angelino prima esce dal Governo e meno perde, perchè se Renzi fa bene si prende il merito, se fa male il NCD è corresponsabile. Poi come potrebbe presentarsi al mondo moderato dopo 5 anni di collaborazione con la Sinistra quale alternativa credibile? Se non si scrolla di dosso la zavorra e non punta i piedi sulle riforme che propone in alternativa a Renzi anche a costo di far cadere il Governo, spiace dirlo, prevedo sarà schiacciato tra lo stesso Renzi e Grillo.
Tutti insomma giocano a perdere, anzi giocano per far vincere Grillo.
Che dire di lui: ha dimostrato coerenza e fiuto politico. I suoi giovani "cittadini" dimostrano ogni giorno che sono un passo avanti ai colleghi onorevoli e senatori. Si dice sia un dittatore, ma scusate in quanto a democrazia da chi dovrebbe prendere lezioni, da Berlusconi o da Renzi? ll primo ha creato una classe di nani politici e chi non stava alla sua corte era messo al bando; il secondo ha creato un governo a sua immagine e somiglianza e fa ingoiare al suo partito le riforme che gli tornano comode a forza di voti di fiducia (vedi riforme, leggi sul lavoro e quanto altro). Ha una compagine ministeriale da serata in discoteca in quanto a competenza, ma seconda a nessuno in quanto a spocchia. Si dice non abbia proposte. Non è vero. Possono essere non condivisibili, ma sono precise e danno una idea di quello che potrebbe essere un suo Governo.
I sondaggi danno Grillo seconda forza al 25%, ma io faccio un conto diverso che viene dalla esperienza delle Politiche 2013. Allora tutti davano Grillo al 15% e gli italiani si sarebbero astenuti al 35%. Risultato: ai 5 Stelle quasi il 25%. Oggi avrebbe secondo i sondaggisti il 25% e gli italiani indecisi o astenuti sono al 40%. Se la matematica non inganna… fate voi il conto.
Il mio non è un augurio, ma solo la triste realtà che ci regala una classe politica da cancellare, con la speranza che anche Grillo non sia lo strillone di turno. Forse Renzi arriverà primo, ma il suo futuro non mi sembra (come dice lui ) da "stare sereni".
Onestamente spero di sbagliarmi, ma se dopo il 25 maggio la politica non mette mano a riforme serie e non alle pagliacciate proposte che perpetuano il potere assoluto dei padroni dei partiti, se non si attuano tagli della politica che incidono seriamente sul portafogli e sulle poltrone dei nostri onorevoli, se non si danno risposte che ci portino fuori dall’attuale impostazione euro-centrica dell’economia, se soprattutto il cittadino non torna ad essere padrone del proprio destino elettorale e quindi del proprio voto, credo sia cosa naturale che Grillo arrivi al potere.
La Prima Repubblica è scomparsa sulla presunzione di immortalità ed impunità degli attori di allora che avevano caratura politica ben diversa. Oggi con la loro cecità i nostri nani politici con gli stessi difetti di quelli di allora stanno affondando l’Italia sull’altare dei loro privilegi infischiandosene del momento difficilissimo che attraversano milioni di famiglie nella stupida certezza che gli italiani non capiscono nulla.
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