Mancano ormai due settimane alle elezioni europee e la campagna elettorale entra nel vivo. Le forse politiche si confrontano più sui temi interni che su quelli che riguardano l’Europa: un errore, perché invece è proprio di Europa che si dovrebbe parlare. Soprattutto, nessun partito, fino ad oggi, ha mai parlato di italiani nel mondo: come se i connazionali residenti oltre confine non votassero, come se gli italiani che vivono nei diversi paesi europei non avessero diritto a esprimere il proprio voto, come se non avessero anche loro esigenze e istanze da proporre alla politica italiana ed europea.
Per fortuna il MAIE c’è. Il Movimento Associativo Italiani all’Estero, fondato e presieduto dall’On. Ricardo Merlo, continua a essere in prima linea quando si tratta di italiani nel mondo. C’è poco da fare, i fatti parlano chiaro. Dove sono Pd, Forza Italia, M5S, quando si tratta di italiani residenti all’estero? Assenti, anche in questa campagna elettorale in vista delle Europee. Il MAIE invece, che alle elezioni di fine maggio si presenta in alleanza con il movimento Io Cambio (quello in cui è candidato anche Mr. Stamina, Davide Vannoni), non solo sta lavorando bene in Italia, con incontri e conferenze stampa, ma anche in Europa, perché è anche lì che punta a raccogliere migliaia di voti.
L’ultimo incontro targato MAIE – dopo Germania, Svizzera, Regno Unito – si è tenuto lo scorso fine settimana in Belgio. Sabato è stata un’intensa giornata iniziata a Charleroi nel suggestivo castello di Monceau-sur-Sambre in mezzo ad uno splendido parco. Al loro arrivo, si legge in un comunicato stampa, “l’On. Ricardo Merlo, il Sen. Claudio Zin e Gian Luigi Ferretti”, coordinatore europeo del Movimento, “hanno trovato, grazie all’impeccabile organizzazione di Levino Di Placido, una sala piena di pubblico qualificato. Molti dei presenti erano presidenti di associazioni e circoli italiani che, dopo avere ascoltato il progetto politico del MAIE, hanno aderito con grande entusiasmo al movimento”.
Una delegazione del MAIE si è recata, dopo l’incontro, al Bois du Cazier a Marcinelle: “sul luogo della sciagura mineraria, assunta a simbolo del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, che si celebra ogni 8 di agosto con un’apposita Giornata voluta dall’allora Ministro Tremaglia, hanno deposto una corona al cippo con i nomi di tutti i caduti al suono dei rintocchi della campana. Dopo la breve, ma toccante, cerimonia, guidati dal Presidente degli ex minatori della Vallonia Sergio Alboni, hanno visitato il museo ed hanno visto un filmato sul tragico evento”.
Nel pomeriggio, poi, a Bruxelles, Merlo, Zin, Ferretti e Billè hanno tenuto una conferenza davanti a un folto pubblico. Hanno illustrato le finalità e gli obiettivi del MAIE e le loro idee sono state accolte con grande entusiasmo. L’incontro doveva durare circa un’ora, ma molti dei presenti continuavano a fare domande, volevano saperne di più, del MAIE e della sua visione politica, e così alla fine è durato oltre quattro ore.
Alcuni dei presenti hanno riferito a ItaliaChiamaItalia che i temi su cui i connazionali hanno chiesto risposte sono stati in particolare la rete consolare, l’Imu, e poi – naturalmente – la politica italiana, l’economia europea, l’Europa in generale.
Insomma, il MAIE non si ferma. Ovunque continua a diffondere la propria visione politica, al di là delle divisioni tipiche della partitocrazia romana. Italiani nel mondo uniti in una sola battaglia: far sentire forte la propria voce nei cinque continenti e nel parlamento italiano. Un giorno, forse, anche in quello europeo. Noi ce lo auguriamo. Persone giovani e meno giovani che nella stessa squadra mettono a disposizione dei connazionali le proprie energie, il proprio entusiasmo. Giovani pieni di passione che vogliono continuare il percorso tracciato da chi per le comunità oltre confine lavora da anni; capelli bianchi pronti a insegnare alle nuove generazioni il proprio sapere. Anche questo è il MAIE. Che forza ragazzi!
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