Matteo Salvini, leader della Lega Nord, in questi giorni di campagna elettorale in vista delle Europee sta girando l’Italia da Nord a Sud. A margine di un’iniziativa a San Carlo Canavese, nel torinese, Salvini ha sottolineato: “Non vedo in giro ne’ pazzi ne’ Hitler, ogni voto ha la sua dignita’ e io non sono tra quelli che dicono che chi vota Grillo e’ un cretino". "Rispetto ogni voto, e quello che non mi piace di Renzi, Berlusconi e Grillo e’ che passano i giorni ad insultarsi invece di fare proposte quando insultarsi non serve a nulla".
"La Lega ha le sue proposte e le porta avanti – ha continuato Salvini -, chi vota Lega il 25 maggio fa scelta precisa: fuori dalla gabbia euro subito, fuori da una moneta sbagliata che ha massacrato l’economia italiana per tornare a essere competitivi con una moneta piu’ italiana e meno tedesca che permetta di tornare a vendere, a produrre, a creare posti di lavoro. Su questo, per esempio, Grillo ha fatto retromarcia".
Salvini a San Carlo Canavese ha promosso una mini ‘StraFornero’ per sollecitare la raccolta di firme per l’abolizione della riforma delle pensioni dell’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Accompagnato dal presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, e dai militanti del Carroccio, Salvini ha raggiunto la casa dell’ex ministro dove e’ stato affisso il manifesto della Lega che ritrae l’ex ministro in lacrime con la scritta ‘Cancelliamola con una firma’.
"Siamo riuniti davanti alla casa di chi con una sola riforma e’ riuscita a rovinare milioni di italiani – ha detto Salvini mentre i militanti intonavano ‘piangi per noi Fornero’ e deponevano pezzi di cipolla davanti al cancello – siamo qui per poter cancellare con un tratto di penna una riforma iniqua e ingiusta che ha fatto piangere tanti italiani e creato per la prima volta la figura dell’esodato. Ci sono ancora 15 giorni di tempo per raggiungere le 500mila firme per fare un referendum di giustizia, per questo chiediamo l’aiuto di San Carlo Canavese, del Piemonte e dell’Italia intera".
Intervistato dal Tgcom24, il leghista ha spiegato: “Si salvano quei paesi che escono prima del 2015 dall’euro. Noi possiamo uscirne con due righe di decreto in cui torniamo a una moneta razionale come faranno i francesi e gli spagnoli. L’Euro ha aggravato una situazione gia’ difficile in Italia, con una moneta piu’ giusta vendiamo di piu’, con una moneta piu’ giusta gli italiani tornano ad invadere il mondo con i propri prodotti”. ”Una moneta unica che rappresenta 20 paesi e senza una banca dietro impone dei prezzi sbagliati ai nostri immobili ai nostri pesci, alla nostra agricoltura. Penalizza sia le importazioni che le esportazioni. Una moneta piu’ giusta rendera’ piu’ conveniente comprare italiano e se io compro italiano do lavoro in Italia. Una moneta giusta ci fara’ tornare a competere”.
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