Daniela Rondinelli, candidata del M5S alle elezioni europee, sulle elezioni europee: “Ora c’è molto scetticismo intorno al progetto di integrazione europea perchè le politiche di rigore e austerità hanno fatto morire quel sogno europeo. Bruxelles si è dimostrata oligarchica e lontana dai cittadini, deve ritrovare una sua dimensione sociale e di diritti. Questo è uno degli obiettivi del M5S per queste elezioni europee”.
Su reddito di cittadinanza e salario minimo. “Sono stata sindacalista per 20 anni, poi mi sono dedicata alle politiche sociali e del lavoro in un’istituzione europea. Per questo so che la situazione è molto difficile, ho visto il dramma di persone che hanno perso il posto di lavoro e imprenditori che hanno dovuto chiudere le proprie aziende. Per questo penso che reddito di cittadinanza e salario minimo siano due misure importanti. Il reddito di cittadinanza è stata una misura epocale, per la prima volta si è iniziato a dare risposte a milioni di italiani in stato di povertà. Proprio ieri ho incontrato un signore che dorme ogni notte dove capita e mi ha detto con la gioia nel cuore che ha preso 500 euro di reddito di cittadinanza e finalmente può comprarsi un paio di occhiali nuovi. Reddito di cittadinanza europeo? E’ uno degli obiettivi del M5S. Si possono fare dei ragionamenti a livello europeo sia su reddito di cittadinanza che su salario minimo. Si può finanziare un fondo che va incontro a persone che si trovano in una situazione di bisogno e che non arrivano alla fine del mese. Non si tratta solo di disoccupati, ma anche di persone che lavorano e guadagnano troppo poco per vivere. Si può iniziare a risparmiare tagliando una sede di Strasburgo che non viene mai utilizzata e mettere quei soldi in un fondo per finanziare queste due misure”.
Sul report della Commissione UE sull’economia italiana. “Credo che ci sia un atteggiamento di pregiudizio nei confronti del governo italiano. Sicuramente la fotografia fatta dalla Commissione UE è sbagliata. I dati del primo trimestre del 2019 sono positivi, siamo fuori dalla recessione. E’ una crescita prudente, ma le previsioni di Bruxelles sono incomplete perchè non tengono conto dell’impatto che avranno sul pil il decreto crescita, lo sblocca-cantieri, il reddito di cittadinanza e quota 100”.