Un risultato che nessuno era riuscito a prevedere. Secondo le ultime proiezioni, nel momento in cui scriviamo il Pd di Matteo Renzi si posiziona fra il 39% e il 41,4%. Una vittoria netta, quella dei democratici, che in alcune zone d’Italia sono arrivati ad ottenere anche oltre il 60%.
Fra gli esponenti del Pd c’è già chi parla di un risultato “storico”; risultato ottenuto, secondo alcuni osservatori, anche grazie ai famosi 80 che il governo ha fatto arrivare nelle tasche di milioni di italiani. Certo è che il segretario del Pd può festeggiare alla grande: a questo punto, anche il governo dovrebbe poter dormire sonni tranquilli.
Gli stessi dati parlano di un Movimento 5 Stelle che raccoglie circa il 21%, 22% dei voti. Un risultato che ci spinge a dire che Beppe Grillo ha perso: non è cresciuto, anzi, ha fatto dei passi indietro. La sua rabbia e il suo veleno, evidentemente, non sono piaciuti agli italiani; nemmeno la sua partecipazione “moderata” a Porta a Porta è riuscita a convincere gli elettori.
E Forza Italia? Il partito degli azzurri viene dato in questo momento poco sopra il 15%. Una disfatta. La soglia psicologica era quella del 20%; qualcuno, che annusava aria di sconfitta, aveva già iniziato a parlare di un 18%. Ma il 15% è davvero un crollo, un dato che certifica quanto Forza Italia – secondo gli elettori – sia ormai un partito che vive nel passato e il suo leader, Silvio Berlusconi, un uomo che ha fatto il suo tempo.
Bene la Lega Nord di Matteo Salvini che viene data al 6,5% ed è così il quarto partito italiano.
Al momento viene data al 4% la lista Ncd-Udc (Alfano dunque bocciato dagli elettori) e Fratelli d’Italia/AN al 3,5% (fuori dal Parlamento europeo).
La lista che risulta avere raccolto meno voti è quella di Io Cambio-MAIE, che gira fra lo 0,1 e lo 0,2%.
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