A poco più di tre settimane dall’apertura delle urne, solo un elettore su quattro sa indicare almeno un candidato alle Europee nella lista che immagina di votare. Il 75% degli italiani non ha invece alcuna idea di chi siano i candidati al Parlamento di Strasburgo nel proprio collegio elettorale. È uno dei dati più significativi che emerge dal sondaggio condotto nelle ultime 48 ore per Otto e Mezzo (La7) dall’Istituto Demopolis.
In un mercato elettorale sempre più mobile, il consenso appare instabile ed incerto. A 25 giorni dalle elezioni, appena 4 italiani su 10 hanno già deciso quale lista votare. Un altro 9% indica un partito ma aggiunge che potrebbe cambiare idea. Il 13% è del tutto indeciso, mentre 38 elettori su 100 appaiono orientati all’astensione.
Mentre sembrano per il momento limitati gli effetti del ritorno in TV di Berlusconi, con Forza Italia che resta posizionata intorno al 17%, il voto del 25 maggio si profila sempre di più come una sfida elettorale tra Renzi e Grillo. Se si votasse oggi, il Pd otterrebbe il 33,2%, il Movimento 5 stelle il 25%. Ma entrambi, secondo l’analisi dell’Istituto diretto da Pietro Vento, possono contare su un bacino potenziale più ampio, che raggiunge il 39% per il partito di Renzi ed il 34% per il Movimento di Grillo.
Sono ancora molti i dubbi tra gli elettori delle prime tre forze politiche. Un quinto di chi potrebbe votare il Partito Democratico prende anche in considerazione l’ipotesi di astenersi, ma non indifferente anche se minoritaria è la porzione di quanti non escludono un voto per il M5S o la lista Tsipras. Una situazione analoga si rileva in seno all’elettorato potenziale del Movimento 5 Stelle, molto mobile e politicamente trasversale: uno su quattro valuta, tra le opzioni, quella di restare a casa il 25 maggio, poco più di un quinto degli intervistati ammette che potrebbe anche votare il PD o altre liste minori.
I dubbi appaiono ancora più forti tra gli elettori potenziali di Forza Italia: se oltre un terzo valuta seriamente l’ipotesi di astenersi, una cospicua minoranza – secondo il Barometro Politico Demopolis – non esclude un voto per il M5S o per altre liste, quali Ncd, Lega, Fratelli d’Italia e perfino, sia pur marginalmente, il Pd di Renzi. Mentre l’abitudine al Porcellum sembra rendere marginale il rilievo dei candidati in lista nei diversi collegi, ad incidere sulle scelte degli italiani saranno ancora una volta i leader politici e la loro abilità mediatica negli ultime settimane che precedono il voto. Nella percezione dell’opinione pubblica, principali protagonisti della campagna elettorale saranno Beppe Grillo, per il 37%, e Matteo Renzi, per il 35%. Una sfida ormai a due, con Silvio Berlusconi indicato dal 22% degli italiani intervistati dall’Istituto Demopolis.
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