Lo afferma Guy Verhofstadt, ex premier belga, capogruppo uscente dell’Alde all’Europarlamento e tra i candidati di punta dei liberali, in una intervista a La Stampa dichiara: “Dietro la coalizione dei partiti sovranisti c’è un piano diabolico, una cospirazione del Cremlino per destabilizzare l’Unione europea. Mosca vuole indebolirla. E se possibile distruggerla. Perciò si serve di questi movimenti. Tutti, direttamente o indirettamente, ricevono del denaro dalla Russia. Le Pen, Strache, Salvini, Wilders, Farage: tutti sono in qualche modo legati a Putin. E dunque stanno cercando di mettere in pratica il suo disegno”.
Da lunedì “inizieremo il percorso per riformare l’Europa. Lo faremo partendo da un nuovo gruppo che nascerà al centro del Parlamento Ue. Un gruppo pro-europeo e riformista. Puntiamo ad avere più di cento seggi. Saremo il terzo polo accanto a popolari e socialisti, che finora hanno monopolizzato l’Aula. Ma per la prima volta non avranno la maggioranza e noi diventeremo decisivi”.
Due giorni fa Verhofstadt ha pubblicato un video in cui chiede al leader della Lega un confronto pubblico proprio su sul tema dei rapporti con la Russia. Salvini ha risposto? “No, non ha il coraggio. O forse semplicemente non ha voglia. Ma io l’ho fatto perché in queste elezioni si pone una vera e propria questione esistenziale. Loro vogliono l’Europa delle patrie, delle nazioni. Ma è esattamente ciò che non funziona nell’Ue attuale”.
“Quando ho definito Conte il burattino di Salvini e Di Maio, ho riportato quel che pensano gli italiani; i principali dossier sono bloccati in Consiglio dai governi”.