Intoppo improvviso a poco più di due settimane dalle elezioni europee: il Tribunale di Venezia ha infatti rinviato alla Corte Costituzionale la legge elettorale italiana, accogliendo per primo il ricorso presentato dall’avvocato Felice Besostri presso diverse sedi (tra cui Napoli, Roma, Cagliari, Venezia e Trieste). La motivazione: la presunta illegittimità della soglia di sbarramento al 4% prevista nel meccanismo adottato dall’Italia. Una soglia che sarebbe "manifestamente irragionevole" spiega il tribunale di Venezia, perché "non appare sostenuta da alcuna motivazione razionale che giustifichi la limitazione della rappresentanza".
In sostanza, spiega l’avvocato Besostri a RepubblicaTv, "il Parlamento europeo non deve dare la fiducia a nessun governo, per cui l’esigenza di governabilità non c’è e non c’è bisogno di una soglia d’accesso. I cittadini della Ue sono uguali in tutta Europa e non possono quelli che hanno la disgrazia di vivere in Italia essere gli unici ad avere una soglia d’accesso. O c’è una legge europea uguale per tutti, o nessuno stato nazionale può decidere quali cittadini possono essere eletti". Emblematico in tal senso il cado della Germania, che "ha annullato la soglia d’accesso che era anche più bassa, al 3%".
Ora il problema sono i tempi tecnici per la decisione della Corte Costituzionale, visto che le elezioni sono ormai alle porte: "Penso che la Consulta deciderà abbastanza in fretta, ma tutte le liste che rimangono sotto il 4% impugnino il risultato in attesa della sentenza".
Il costituzionalista del Pd Stefano Ceccanti replica subito, sull’Huffington Post, che "le ragioni politiche per le quali cinque anni fa il Parlamento italiano decise di introdurre lo sbarramento del 4 per cento alle elezioni europee sono a mio avviso ragionevoli", i partiti più ‘piccoli’ si scatenano: Scelta Civica ritiene "che il governo e le forze di maggioranza debbano seriamente valutare se esistono margini per intervenire con un provvedimento d’ urgenza, proprio per ‘mettere in sicurezza’ una legge che rischia concretamente di essere dichiarata incostituzionale poche settimane dopo il voto", per Angelo Bonelli dei Verdi "la decisione del tribunale civile di Venezia è una notizia che apre un varco alla democrazia nel nostro Paese".
E Nichi Vendola, su Twitter, scrive: "Non abbiamo paura del 4% ma la soglia di sbarramento alle elezioni europee decisa da Pd e Pdl è una volgarità nei confronti della rappresentanza democratica. Grazie all’imegno civile dell’avvocato Besostri: dopo la vergogna del Porcellum ora tocca alla volgarità della soglia incostituzionale ad elezioni europee".
Discussione su questo articolo