Dall'”Osservatorio giovani e futuro”, un sondaggio su 10mila ragazzi europei tra i 18 e i 34 anni provenienti da dieci Paesi diversi, inclusa l’Italia, emergono dati importanti, sottolineato dal Corriere della Sera oggi in edicola.
“Sono stati dipinti come fannulloni, disinteressati alla politica, cresciuti con poca voglia di impegnarsi. E invece la fotografia dei ragazzi italiani che emerge da una mega ricerca di Viacom, azienda proprietaria di un network di canali televisivi tra cui Mtv, è ben diversa. Primo: i giovani del nostro Paese sono i più interessati alle elezioni europee del 26 maggio, quando il 75% di loro dice si recherà alle urne. Un tasso di gran lunga più alto della media tra i loro coetanei internazionali, ferma al 65%”.
“Per capire e raccontare una generazione – spiega l’amministratore delegato Andrea Castellari – spesso vista come ‘sdraiata’, che invece ha voglia di essere protagonista”.
Pur in un quadro comune a tutto il continente di “sfiducia, frustrazione e preoccupazione” (le tre parole più ricorrenti nelle risposte) verso la politica, i giovani europei hanno una visione piuttosto positiva dell’ Unione: per 6 su 10 farne parte è “vitale per mantenere la pace e le relazioni con gli altri Stati”. E può sorprendere che tra chi ritiene l’Ue “un bene per il proprio Paese» svettino i giovani di Paesi “sovranisti» come Polonia (69%) e Ungheria (62%), o in uscita come la Gran Bretagna (62%).
L’immigrazione argomento sentitissimo in Germania e Grecia e che invece per i ragazzi italiani arriva ben dopo la “condizione giovanile”, con la richiesta di più opportunità di studio e di lavoro all’estero (la cosa più urgente per il 50% degli intervistati), più occasioni di fare ricerca (44%) e una maggior facilità di candidarsi per lavorare in altri Paesi dell’Ue. Si evidenzia inoltre una “enorme intraprendenza” tra i giovani: secondo lo studio oltre 7 su 10 pensano che aprire un’attività propria sia la strada giusta per realizzarsi.