Elisabetta Cassano è la più giovane candidata alle elezioni europee del Movimento Associativo Italiani all’Estero: volto pulito, una laurea in Scienze Politiche in tasca, da tempo segue la politica ed è vicina al movimento fondato e presieduto dall’On. Ricardo Merlo.
Ufficialmente, ha iniziato il suo percorso all’interno del MAIE con la nomina a coordinatrice dei Giovani per il MAIE Italia. Poi è arrivata la candidatura alle Europee con la lista Io Cambio-MAIE (circoscrizione dell’Italia centrale).
Giovedì 21 maggio ha organizzato un incontro in una delle sale della Camera dei Deputati per ringraziare tutti coloro che l’hanno sostenuta durante questa campagna elettorale, per ribadire i punti principali del suo programma e per sottolineare come il progetto del MAIE Italia certo non si ferma con il voto del 25 maggio.
Concetto che l’esponente del MAIE ribadisce anche a colloquio con Italiachiamaitalia.it: si dice “molto soddisfatta” dell’incontro, “è stato un appuntamento molto importante. Da quando faccio parte della squadra del MAIE, da quando è iniziata questa campagna elettorale in vista delle Europee, ho cominciato a costruire una rete di persone che continueranno a lavorare anche dopo il 25 maggio. Anche dopo le elezioni, per noi il lavoro continua, per costruire il MAIE anche in Italia”.
Le priorità del suo programma, ci spiega, “riguardano il lavoro e l’integrazione ai bassi salari e alle pensioni. Comunque, formazione e lavoro prima di tutto. Nel mio programma si possono trovare voci che hanno a che fare con proposte per destinare maggiori fondi ai giovani nell’ambito professionale, ma anche di studio. Penso anche ai progetti che abbiano a che fare con la riconversione professionale: è giusto accompagnare le persone nel percorso di innovazione. Spesso l’Europa non ci aiuta abbastanza perché non ci sono fondi a disposizione per questo, ma ormai dobbiamo renderci conto che se il lavoro non si trova – specialmente in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo – deve essere immaginato, costruito, anche in maniera autonoma”.
Anche per ciò che riguarda gli italiani all’estero, che fanno parte del Dna di un movimento come il MAIE, Elisabetta ha le idee chiare: “Rete consolare, riforma del voto all’estero e esenzione dell’Imu per tutti gli italiani nel mondo. Ma la vera priorità penso debbano essere i servizi ai nostri connazionali residenti oltre confine. Avere una sede amministrativa che funziona sul territorio, significa avere lo Stato italiano che è presente e sostiene, aiuta le nostre comunità e le imprese italiane che operano all’estero. Dobbiamo cercare di lavorare per mantenere tutte quelle strutture che il governo vuole chiudere, in maniera assurda. Credo che il governo Renzi abbia fatto solo finta di ascoltare i problemi e le istanze degli italiani all’estero. Anche per quanto riguarda l’Imu: il fatto di avere inserito questa discriminazione generazionale, di avere dato un punto a favore solo per una categoria (quella dei pensionati, ndr), e di avere lasciato fuori tutte le altre, come lo spieghiamo? Anche il timing mi sembra sia stato scelto apposta per strizzare l’occhio a tutti quegli italiani nel mondo che forse non avrebbero votato Pd”.
Beppe Grillo? “Nel confronto con Bruno Vespa a Porta a Porta ha perso. Certo, ha saputo calcolare bene il tempo per cavalcare l’onda del malcontento, ma ci vuole poco a offrire uno spettacolo gratis nelle piazze: il confronto è molto più difficile”. Le chiediamo se è d’accordo con chi dice che il leader M5S è un pericolo per la democrazia: “Lo è nella misura in cui raccoglie una serie di persone che sono scontente, facendo credere loro che basta essere arrabbiate e urlare per cambiare le cose”. Dando i voti al Movimento 5 Stelle si rischia di “legittimare un movimento che però è antisistema: io sono per il confronto e il dibattito parlamentare”.
Durante l’incontro di giovedì alla Camera, Cassano ha invitato tutti a partecipare al voto di domenica: “Il cambiamento di questo Paese comincia dall’Europa”, l’Italia deve riconquistare “un posto in prima fila rivendicando il proprio ruolo di Paese fondatore”. Quindi, l’appello: “Non perdiamo l’occasione storica di essere protagonisti del cambiamento. Andiamo a votare!”.
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