Carlo Calenda, ex ministro del governo Renzi, ha lanciato nelle scorse ore il suo “Manifesto per la costruzione di una lista unitaria delle forze politiche e civiche europeiste” in vista delle elezioni europee.
In un’intervista a Repubblica si dice soddisfatto, perchè ha ottenuto l’appoggio “del Pd, per una volta unito e compatto. E poi il manifesto è rivolto a +Europa di Emma Bonino e “Italia in comune” del sindaco Federico Pizzarotti ma soprattutto agli italiani”.
Anche su internet le adesioni vanno bene, “in poche ore abbiamo saturato più volte i server” per l’enorme numero di adesioni ricevute attraverso il web da parte dei cittadini e “adesso partirà una larga campagna di mobilitazione” in vista delle elezioni europee di maggio.
Obiettivo? “Utilizzare il tempo da qui al 21 marzo, data indicata da Prodi come grande festa europea, per moltiplicare le adesioni su tutto il territorio italiano e fare partire una mobilitazione tra i cittadini”. “L’obiettivo è di unire il Pd e altre forze dietro una idea. Non farei mai una scissione, né inaugurerei un partito personale: io sono iscritto al Pd. Resto nel Pd, ma il Pd non basta”.
E Matteo Renzi? “Non so cosa farà, spero che supporti questo progetto. Dobbiamo stare insieme e superare le differenze. In ballo ci sono le conquiste fatte da tre generazioni di italiani e il futuro del Paese”.