"Ero detenuto per le note vicende che mi hanno coinvolto quando ero convalescente per un trapianto di fegato. Dovevo assumere speciali medicine, ma in carcere non c’erano. Ho dovuto insistere e mobilitare i miei avvocati sinche’ non sono andato ai domiciliari. Poi i magistrati hanno riconosciuto che non ero nelle condizioni d’essere detenuto, date le mie condizioni di salute. Cosi’ e’ cominciata la mia crisi politica". Franco Bonanini, ex presidente del Parco delle Cinque Terre, noto nello spezzino come "Il Faraone" ha spiegato a Telenord, intervistato dal direttore Paolo Lingua, il perche’ del suo "salto" politico: da eurodeputato uscente eletto con il Pd a candidato indipendente in Forza Italia.
"La sinistra che avevo sempre conosciuto e nella quale ho sempre militato – ha proseguito Franco Bonanini – era garantista. Oggi appare giustizialista. I miei problemi giudiziari e di salute mi hanno fatto riflettere sulla condizione della giustizia e sulla situazione delle carceri in Italia. Soprattutto sulla condizione dei carcerati ammalati. Ecco perche’ ho scelto di candidarmi in uno schieramento decisamente garantista che vuole cambiare l’ organizzazione giudiziaria e molti dei criteri con i quali oggi si opera in questo campo".
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