Angelino Alfano, leader Ncd, in una intervista a Repubblica spiega che considera il 4,4% una base per ripartire. Sottolinea come "un partito che ancora a settembre di un anno fa era al 29 si ritrova al 16 per cento" e come "un gruppo di parlamentari senza un euro e solo con l’autofinanziamento" in sei mesi ha "superato lo sbarramento ricostruendo un pezzo di quell’area moderata che era deflagrata nel 2008, dopo la rottura con Casini".
Su un possibile dialogo con Berlusconi commenta: "Veda di avvertire quelli del Giornale, cosi magari anche loro si sintonizzano. Gli ultimi mesi dimostrano che non è con il manganello che ci convincono".
Secondo il ministro dell’Interno "gli elettori domenica ci hanno detto: andate avanti con questo governo. Non ci piove, altrimenti non avremmo superato lo sbarramento con un milione e duecentomila voti. Se li mette uno in fila all’altro sono tanti elettori". Parla quindi di "un’ottima base per cominciare. Nel weekend molti elettori di centrodestra hanno pensato che fosse più sicuro votare Renzi come barriera a Grillo. Sono quelli i voti che ci sono mancati, a noi e a Berlusconi. E’ solo l’ultimo dei capolavori politici di Forza Italia che, dopo anni di libri neri sul comunismo, si è sperticata per dire che il problema non era più iI Pd".
"Domenica ha vinto la speranza contro la rabbia, il polo del buon governo contro quello della pura protesta. Di fronte a questo risultato, il nostro mezzo punto percentuale è stato ben sacrificato, non ci lamentiamo".
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