Queste elezioni hanno cambiato il quadro politico europeo. La destra cresce dappertutto e le urne hanno mietuto delle vittime illustri. La prima è il presidente francese Emmanuel Macron, il cui partito è stato doppiato da Rassemblement National di Marine Le Pen.
Macron ha preso un vero e proprio schiaffo dall’elettorato francese. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz non è uscito bene da queste elezioni.
Invece, la nostra premier Giorgia Meloni è diventata strategica. Tecnicamente, i tre partiti maggiori che sostengono l’attuale Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen avrebbero ancora la maggioranza. Tuttavia, la maggioranza si è fatta più risicata. Dunque, Giorgia Meloni è strategica perché a livello europeo i franchi tiratori non mancano.
Essere affiliati ad un determinato partito europeo che sostiene la Commissione europea non significa sostenere automaticamente quest’ultima. La maggioranza dell’attuale Commissione Europea rischia di essere veramente debole.
A questo punto, cosa farà Giorgia Meloni? Entrerà nella maggioranza coi socialisti o si comporterà diversamente?
Deve essere ricordato che Meloni e Fratelli d’Italia si sono sempre detti contro ogni inciucio coi socialisti. L’arma dell’attuale premier è sempre stata la coerenza.
Serviranno i dati definitivi per capire se ci sarà la possibilità di costruire una nuova maggioranza.
Intanto, Macron ha già annunciato che scioglierà il Parlamento per indire nuove elezioni. Egli potrebbe salvarsi solo facendo una grande ammucchiata con Les Républicains e i socialisti. In caso contrario, sarebbe costretto ad una coabitazione con il partito di Marine Le Pen. Di certo, per il presidente francese non è stata una bella giornata.