La Commissione Petizioni dell’Eurocamera ha respinto la petizione depositata dell’Eurodeputato di Azione, Fabio Massimo Castaldo, in difesa dei cittadini italiani temporaneamente all’estero o residenti fuori dall’Ue che non potranno votare alle elezioni amministrative ed europee se non tornando nei collegi di provenienza.
“Ci sono circa 5 milioni di italiani nel mondo che non potranno votare perché costretti a tornare a casa con costi elevati e grandi difficoltà per poter esprimere il loro voto”, ha spiegato Castaldo presentando la sua petizione lunedì pomeriggio all’Eurocamera.
“In altri stati europei esiste il voto postale o per delega, questo determina una situazione in cui i cittadini italiani dunque non hanno gli stessi diritti di altri europei”, ha aggiunto l’eurodeputato.
Il rappresentate della Commissione Ue presente alla commissione Petizioni ha tuttavia risposto che “la procedura elettorale è disciplinata in ciascuno Stato membro dalle proprie disposizioni nazionali e pertanto gli Stati membri sono competenti a determinare l’idoneità al voto dei propri cittadini“, suggerendo alla presidenza della commissione dell’Eurocamera di chiudere la petizione.
Il presidente della commissione, il rumeno del Ppe, Loránt Vincze, ha quindi accolto il suggerimento della Commissione e ha decretato la chiusura della petizione, rifiutando anche la richiesta, fatta da Castaldo, di formulare un lettera di sensibilizzazione sul tema da indirizzare al governo italiano.