Il sottosegretario agli Esteri On. Guglielmo Picchi, intervistato da formiche.net ha parlato tra le altre cose di politica e in particolare della Lega, soprattutto in vista delle Europee 2019: “Parto da una constatazione: il prossimo Parlamento Europeo non avrà i britannici, che erano un nucleo fondamentale del Partito Socialista Europeo. È evidente dunque che popolari e socialisti insieme non avranno una maggioranza per dare una governance al Parlamento. Nel nostro campo – osserva il sottosegretario leghista – ci sono una serie di forze che alle scorse elezioni godevano di consensi limitati e che in questo momento partecipano a una coalizione di governo o sono le principali forze di opposizione nei rispettivi Paesi”.
“Qualche giorno fa, per esempio, ho incontrato a Berlino Alice Weidel, la leader di Afd, un partito che oggi nei sondaggi è al 17-18% e che quindi potrebbe eleggere 23-24 eurodeputati. La Lega nel 2014 prese il 6%, a questo turno andrà molto bene. E poi c’è Orban”.
Orban però è nel Partito Popolare Europeo… “Premesso che le alleanze nell’Europarlamento spesso rispondono a ragioni prettamente numeriche – il caso Farage-Grillo docet – credo che si formerà un nuovo blocco di forze conservatrici e populiste con cui all’indomani delle elezioni i popolari potranno trovare un’intesa. I Democratici Svedesi, il Front National, la Lega, Afd, i conservatori polacchi di Kaczynski. Chiamatela internazionale sovranista o populista, i fatti parlano: saremo in tanti. È un movimento ancora in fase di formazione, che sta trovando nella figura di Salvini un potenziale leader”.
Popolari e populisti insieme? “Orban è un popolare, Salvini è un populista”, osserva l’onorevole Picchi, “è un’alleanza che funziona in tanti comuni italiani ma anche in alcuni Paesi europei, penso all’Austria o alla Baviera, dove alle prossime elezioni non è esclusa un’intesa di governo fra Csu e Afd. Potrebbe funzionare anche alle europee”, conclude l’esponente del governo Conte.