Giovanni Toti, governatore azzurro della Liguria, intervistato dal Corriere della Sera, parla della manifestazione “Liguria d’autore”, primo ospite Marion Le Pen.
Ripensare l’Europa – è una delle domande che il quotidiano di via Solferino rivolge a Toti – significa guardare a destra? “Significa farsi interprete di un’idea: se vogliamo cambiare l’Europa dobbiamo cambiare modello politico. Basta con un Ppe a trazione tedesca che strutturalmente si allea col Pse”.
“Se le elezioni europee saranno vinte dal Ppe, andranno ricercate alleanze con altri partiti del centrodestra, senza considerare tutti quelli che questa Europa hanno contestato come dei barbari. Chi ha mosso critiche — evidentemente legittime se metà dei cittadini europei si sentono delusi da questa Ue — deve essere incluso, coinvolto. Altrimenti non lamentiamoci che alla fine i ‘barbari’ assaltino il fortino dove ci si rinchiude”.
Quindi porte aperte a destre e populisti d’Europa? “Ovviamente non si potranno fare accordi con gli estremisti antisistema, ma alleanze sul modello di quella austriaca o quella ungherese sì. E Forza Italia deve avere un ruolo di mediazione importante. Basta con la conventio ad excludendum e la chiusura nella torre eburnea”.