Silvio Berlusconi, in una telefonata fatta nel corso di una iniziativa targata Forza Italia, a proposito di euro e di economia italiana, propone una “seconda moneta”. In particolare, il Cavaliere ha detto: “Abbiamo le nostre idee sull’euro e le presenteremo. Per esempio, creare una seconda moneta, recuperando parte della nostra sovranità monetaria, una seconda moneta che possa essere stampata da noi e messa sul mercato che poi valuterà il cambio con l’euro. È una cosa che si può fare”. Vi ricorda qualcosa? E’ l’idea del MAIE che ora l’uomo di Arcore sposa in pieno.
I lettori più attenti di ItaliaChiamaItalia si ricorderanno la puntata di “Porta a Porta” andata in onda in occasione delle ultime elezioni europee, a cui partecipò anche l’On. Ricardo Merlo, presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero. In quell’occasione, nel salotto televisivo di Bruno Vespa, il deputato italo-argentino, parlando di euro, disse: “Ci vuole un piano b. Secondo noi, una possibilità potrebbe essere quella di stampare una quasi moneta, per potere dare liquidità all’economia italiana”. Merlo ha usato un termine più tecnico – “quasi moneta”, appunto -, mentre Berlusconi, che parla come mangia e che è un grande comunicatore, l’ha tradotto in “seconda moneta”, ma è la stessa cosa: il concetto è identico.
A “Porta a Porta”, mentre Merlo spiegava il “piano b” del MAIE, Tabacci – anche lui in studio – lo criticava, mostrando la propria diffidenza, e lo stesso Bruno Vespa storceva il naso, non capiva. Ora però è Berlusconi a fare sua l’idea del presidente del MAIE e a rilanciarla con forza.
Ricardo Merlo ovviamente se la ride. E’ soddisfatto, il presidente del MAIE, che contattato da ItaliaChiamaItalia per un commento spiega: “Se la Bce non cambierà la propria politica monetaria, l’Italia dovrà per forza adottare una seconda moneta. Finirà così, fra uno, due, tre anni. E’ solo questione di tempo. Mi fa piacere che un politico come Silvio Berlusconi abbia raccolto e rilanciato l’idea del MAIE”.
Ricordiamo che l’obiettivo di queste “quasi monete", o valute parallele, è dare liquidità alle economie, soprattutto a quelle che si trovano in uno stallo recessivo, come quella italiana. Lo scorso settembre, Merlo ha ricordato: “Adesso anche il Colorado ha intrapreso questa strada, perché si è capito che per rilanciare l’economia bisogna incentivare i consumi all’interno di comunità circoscritte. Guardiamo agli esempi ‘esterni’ senza pregiudizi e senza diffidenza, ma con curiosità. I pregiudizi sono figli dell’ignoranza. Forse abbiamo sotto il naso la soluzione per uscire dalla crisi e potrebbero essere proprio gli italiani all’estero a suggerirla”. Di fatto, con la proposta di Berlusconi, si compie “la profezia” di Merlo e il “piano b” del MAIE entra nel pieno del dibattito politico italiano che ruota intorno all’euro.
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