Confronto-scontro fra Massimo D’Alema e Marine Le Pen durante l’ultima puntata di “Di martedì” su Rai3. Nello studio di Giovanni Floris i due hanno parlato, fra l’altro, di euro e politiche economiche.
“Non è l’euro il responsabile della crisi, ma le politiche liberiste e conservatrici”, afferma D’Alema, che aggiunge: “la battaglia non va fatta contro l’euro, ma contro la Merkel caso mai”. E ancora: "Se i nostri risparmi fossero in lire, ora sarebbero dimezzati. Pagheremmo inoltre tassi di interesse molto più alti". Secondo Massimo D’Alema per combattere la crisi e’ "un gravissimo errore concentrare la polemica sull’euro" piuttosto che su politiche "come quella della Merkel" che ha imposto l’austerita’ e non ha consentito investimenti. "Il ritorno ai nazionalismi e’ ridicolo: nel passato fu tragedia, ora sarebbe una farsa", ha aggiunto.
"Un sermone da un comunista", liquida la leader del Front Nationale la riflessione dell’ex presidente del Consiglio, che a sua volta domanda polemicamente se "madame Le Pen" sia "nostalgica" del periodo bellico.
Le Pen attacca: “l’euro forte che lei tanto adora, ha comportato una enorme crisi nella economica europea. Politicamente lei ha una visione obsoleta. Ma perché fate politica voi che parlate così?”. Per Le Pen "i nostri Paesi starebbero molto meglio senza l’euro. E’ un grande dramma, un’esperienza che è finita male. È una parentesi che andrebbe chiusa". L’euro "e’ diventata una religione in quanto tale", ha proseguito Le Pen, sottolineando che la moneta unica ha portato "un buco nero" rispetto alla crescita mondiale in Europa, "perdita di competitività, disoccupazione in proporzioni mai viste". Per Le Pen, "non bisogna permettere ad un’istanza sovranazionale di decidere al posto nostro". "I nostri paesi, Italia e Francia, starebbero meglio senza euro. E’ una esperienza che andrebbe chiusa".
Leader del Front National, Le Pen ha anche parlato di immigrazione: “Sono contraria allo ius soli. Se non ci fosse, i fratelli Kouachi non avrebbero avuto la cittadinanza francese, perche’ a 18 anni avevano gia’ compiuto moltissimi reati". "Prima dei Paesi poveri, pensiamo ai problemi di casa nostra".
E sulla pena di morte: "Ho proposto un referendum su pena di morte o ergastolo. Non accetto che chi uccide bambini esca dopo 30 anni".
Discussione su questo articolo