Vittoria meritata dell’Italia al suo debutto agli Europei contro il Belgio. A Lione gli azzurri hanno giocato davvero bene e hanno battuta una delle squadre favorite di questo campionato europeo.
L’Italia segna con Giaccherini nel primo tempo del match d’esordio agli Europei contro il Belgio e dopo la gioia per l’esultanza il ct azzurro Antonio Conte perde sangue per una piccola ferita tra naso e bocca. Lo staff medico azzurro interviene per tamponare la ferita, il ct torna subito al suo posto. A pochi minuti dalla fine arriva il bellissimo gol di Pellè.
IL COMMENTO Si e’ messo bene, l’Europeo. Antonio Conte ci vuole fare un regalo d’addio: la squadra azzurra ha cominciato col piede giusto anche sul piano della personalita’ ed e’ in testa al girone. Giaccherinho non sara’ un gigante, ma ha segnato su un gran lancio di Bonucci, ma gli azzurri hanno avuto altre occasioni con Candreva e Pelle’, nel primo tempo in cui il Belgio ha tirato seriamente in porta una sola volta con Nainggolan. Diciamo che la superiorita’ del Belgio, nella prima fase, non si e’ vista. I nostri hanno fronteggiato la squadra di Wilmots e hanno ribattuto pericolosamente. Gli avversari hanno sbattuto contro il muro azzurro. Nella ripresa occasioni sui due fronti (Lukaku e Pelle’), ma la squadra azzurra ha resistito bene e i diciottomila tifosi belgi sono andati a casa delusi, non solo per il risultato. Il secondo gol di Pelle’ (girata di destro) su passaggio di Candreva e’ stata il trionfo. Troppi gialli: Chiellini, Bonucci, Eder e Thiago Motta. In un torneo breve sono cose che contano. Il primo passo degli azzurri agli Europei, col successo di Lione, e’ stato migliore di quanto si pensasse e ha lasciato le porte aperte a qualsiasi soluzione. Il Belgio, che sulla carta era superiore e qualche mese fa ci aveva battuto, ha finito per concedere molto alle buone intenzioni degli azzurri. La squadra di Wilmots, che aveva avuto qualche problema in difesa, possedeva anche gli uomini giusti e le individualita’ migliori a centrocampo e nella fase offensiva, ma gli azzurri hanno saputo trovare le contromosse per cogliere limitare questa superiorita’ e portare il colpo decisivo con Giaccherini.
Alla squadra di Conte non resta che puntare diritto al secondo impegno, dando il meglio contro Svezia e poi contro l’Irlanda che, per fortuna, non sono all’altezza del Belgio e hanno pareggiato la partita d’esordio. Anche se gli azzurri non saranno perfetti, ma il c.t. azzurro sapra’ apportare i giusti ritocchi per ottenere il meglio. Chi ben comincia… L’avvio piuttosto combattuto a centrocampo, senza sbocchi, senza tiri aveva fatto pensare a una partita bloccata. I belgi, che non sono apparsi in gran serata, sono andati al tiro due volte con Nainggolan (sul primo Buffon ha fatto una gran deviazione sulla sinistra), poi non si son visti molti. Gli azzurri sono gradualmente cresciuti e verso la mezzora si sono resi molto pericolosi. Il gol di Giaccherini al 32′ e’ scaturito da un gran lancio di circa 50 metri di Bonucci che ha "pescato" il compagno solo sulla sinistra: il giocatore del Bologna si e’ accentrato e ha battuto Courtois. Difesa scarsa, in questa occasione. Ma si era parlato di una retroguardia belga un po’ in crisi. L’Italia avrebbe potuto segnare ancora quando al 36′ Candreva con un gran sinistro ha costretto Courtois a una gran deviazione e un minuto dopo con Pelle’ che, di testa, ha messo fuori una palla di Parolo. In sostanza, il Belgio ha fatto poco, gli azzurri avrebbero potuto chiudere il primo tempo con qualche gol in piu’. La squadra di Wilmots ha cominciato all’attacco la ripresa, De Bruyne ha dato una palla bellissima a Lukaku solo sulla sinistra, Buffon e’ uscito, ma il belga fortunatamente ha messo fuori a porta vuota.
Subito dopo Pelle’ avrebbe potuto raddoppiare su cross di Candreva: miracolo di Courtois. Conte ha sostituito Darmian con De Sciglio. Anche Wilots ha cambiato Nainggolan con Mertens. Gli azzurri non si sono lasciati intimorire. Eder e’ parso un po’ stanco ed e’ stato sostituito da Immobile. Origi di testa ha sfiorato il pareggio, mettendo alto da buona posizione. Immobile ha chiamato in causa per una gran parata nel finale. Fellaini non ha saputo dominare una palla davanti a Buffon. E Pelle’ ha completato l’opera su passaggio di Candreva. Come si suol dire, tutto e’ bene quel che finisce bene.
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