‘Questa stella non verra’ macchiata’. Il titolo dell’edizione odierna di Marca, giornale sportivo spagnolo disponibile anche nell’eremo di Gniewino, ovvero nel ritiro della ‘Roja’, sintetizza al meglio il sentimento predominante nella Nazionale spagnola, che si avvicina al match con la Croazia decisa, almeno a parole, a non fare concessioni, anche perche’ incapace di pensare ad un’alternativa alla vittoria. Nessuno sembra avere voglia di mettere in gioco la propria reputazione di campione, tutti vogliono andare avanti a forza di vittorie, e basta guardarsi intorno – tra gigantografie di Iniesta e Casillas che sollevano la Coppa del mondo e pannelli con motti che inneggiano a fatica, concentrazione e desiderio di vincere – per capire che discorsi sul cosiddetto ‘pasteleo’, o ‘biscotto’, qui sarebbe meglio non farne.
E poi c’e’ la figura carismatica di Vicente Del Bosque, in patria conosciuto e stimato anche per l’integrita’ morale, al punto da essere stato definito, con un modo di dire molto spagnolo, ‘il braccio incorruttibile di Santa Teresa’. Quindi perche’ uno cosi’ dovrebbe farsi parlare dietro proprio ora che ha addosso gli occhi di tutta l’Europa? In campo il ‘braccio’ del ct e’ invece Xavi, ed anche il regista garantisce che contro la Croazia di Modric sara’ partita vera. Non risponde alla domanda se gli abbia gia’ telefonato l’amico (ed ex compagno di squadra nel Barcellona) Demetrio Albertini, ma fa capire che gli risponderebbe comunque di non dubitare. ‘Questa del ‘biscotto’ e’ una cosa che non esiste – dice Xavi -. Non siamo abituati a giocare per un 2-2 o ad un certo tipo di cose. La Nazionale spagnola e’ come il Barcellona, scende sempre in campo per vincere e non cambieremo mentalita’ proprio adesso: il nostro obiettivo quando giochiamo sono i tre punti’. Non per questo, secondo Xavi, quello di lunedi’ sara’ un match facile. ‘Semmai il problema vero e’ affrontare la Croazia – sottolinea – perche’ si tratta di un’avversaria ostica e difficile, con alcuni giocatori di molto talento’. Xavi comunque rimane ottimista, non soltanto per se stesso e la Furia: prevede infatti una qualificazione ai quarti anche dell’Italia. ‘Dopo la nostra, quella azzurra e’ la squadra che finora mi ha impressionato di piu’ per il gioco – dice il n. 8 della Spagna -. Questa Italia mi ricorda quella che ha vinto il Mondiale 2006. Prandelli le ha dato un assetto convincente’.
Tranquillizza la truppa azzurra anche il difensore Raul Albiol, probabilmente riserva anche contro i croati ma famoso nel gruppo della sua Nazionale come ‘indovino’, ovvero per l’abilita’ dei pronostici. Nel gioco fatto dai 23 di Del Bosque di indicare prima del via dell’Europeo i risultati di tutte le partite – ‘compresa la finale’, precisa lo stesso Albiol – risulta essere stato finora il migliore dopo Fabregas e David Silva (‘ma presto li supero’). ‘Riesco ad indovinare i risultati – dice sorridendo – e dico che contro la Croazia vinceremo per 1-0. Gli italiani stiano tranquilli’.
Abilita’ nei pronostici a parte, chiedono anche a lui cosa pensi della storia del ‘biscotto’ e se abbia infastidito lui ed i suoi colleghi. ‘Il 2-2 e’ un risultato che in una partita si puo’ verificare – risponde Albiol -, cosi’ come un 1-0 o uno 0-1. Pero’ la Spagna sa come si vincono le partite, e vuole farlo sempre, quindi anche contro la Croazia. Puntiamo sempre al massimo, e lo faremo anche lunedi’: il nostro obiettivo e’ vincere il girone a quota 7 punti, e non doverci preoccupare di cio’ che fanno gli altri. Infastiditi da questa storia? Lo saremmo stati se a dire certe cose fossero stati i calciatori italiani, invece sono uscite sulla stampa o sono stati discorsi della gente’. Quindi avanti cosi’: la Spagna campione di tutto non vuole macchiarsi reputazione e ‘camisetas’.
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