La Germania solleva il caso, Angela Merkel annuncia il boicottaggio, voci tedesche vogliono addirittura lo slittamento di Euro 2012. Poi L’Uefa chiarisce: ‘Nessun rinvio, solo un malinteso’. Il torneo continentale di calcio si fara’, ma e’ bufera sull’Ucraina per il caso di Iulia Timoshenko: aumentano infatti le pressioni su Kiev, che si appresta ad ospitare (in tandem con la Polonia) l’evento calcistico, per liberare la leader dell’opposizione le cui foto del presunto pestaggio in carcere hanno fatto il giro del mondo.
Un caso politico-diplomatico che sta coinvolgendo lo sport, perche’ e’ stata la cancelliera tedesca a dire che se la Tymoshenko non sara’ liberata prima del via degli europei, lei non andra’ in Ucraina a vedere le partite. Posizione subito condivisa anche dal presidente della Commissione europea Barroso. Il gesto della Merkel spingerebbe altri componenti del governo a disertare il torneo che ha gia’ registrato la defezione del commissario Ue alla giustizia Viviane Reding, che ha scritto al presidente Uefa, Michel Platini declinando l’invito.
Anche l’Italia si unisce al coro di dissenso. ‘Lo sport non si giri dall’altra parte – dice il ministro competente Piero Gnudi -. Quando vengono violati i diritti soggettivi e i principi democratici lo sport non puo’ voltarsi dall’altra parte’. Secondo il presidente della Figc, Giancarlo Euro 2012 dara’ una mano alla vicenda. ‘Il calcio aiutera’ a far parlare del caso di Iulia Timoshenko: in occasione dei grandi eventi sportivi si accendono i riflettori anche sulle tematiche sociali dei Paesi che li ospitano’- le parole di Abete che ribadisce la ‘sensibilita’ ‘ verso determinate questioni da parte della federazione, che comunque, ‘ha come unico riferimento il Coni’. ‘Noi dipendiamo dal Comitato olimpico, che ha come principali interlocutori la presidenza del Consiglio e il ministro dello Sport. Con il Coni c’e’ totale sintonia e siamo pronti ad attuare qualsiasi iniziativa che ci venisse chiesto di prendere’. ‘Come Figc – conclude Abete – abbiamo sempre grande attenzione per quanto avviene in un Paese dove si svolge un evento che ci coinvolge, come accade in questo caso in Ucraina per la vicenda dell’ex premier in carcere da mesi’.
Ma nonostante la Germania sia in prima linea nell’offensiva al governo ucraino, con la minaccia di boicottaggio a Euro 2012, il comitato olimpico tedesco prende le distanze. Il presidente Thomas Bach ha sostenuto che ‘boicottare i maggiori eventi sportivi in passato si e’ dimostrato inutile e senza senso.
Dopo il boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca nessun soldato sovietico ando’ via dall’Afghanistan. Lo sport deve rimanere neutrale, e non avere connotati politici’. Ma il fermento resta: cosi’ l’Uefa e’ dovuta intervenire nel dibattito per smentire quanto detto al giornale tedesco Suddeutsche Zeitung dal responsabile dell’organizzazione del torneo in Ucraina, Martin Kallen in cui ipotizzava un rinvio del torneo. ‘L’Europeo 2012 si giochera’ nelle date previste in Ucraina. Non e’ contemplato alcuno slittamento del torneo – precisa l’Uefa – Solo un malinteso’. Kallen si era invece esposto dicendo che se ‘se la situazione dovesse diventare pericolosa gli europei di calcio potrebbero anche essere rimandati’.
L’Uefa corre ai ripari e chiarisce che ‘il signor Kallen parlava in modo generale, non si riferiva agli eventi attualmente in corso a Dniepopetrovsk. Come sempre, all’approssimarsi di una grande manifestazione, vengono poste domande sulla sicurezza e lui si e’ espresso in modo puramente teorico’. Ma la bufera resta.
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