‘Avrei voluto fare medicina, questo potrebbe essere il primo passo’. Ha scherzato cosi’ Carlo Ancelotti, il tecnico del Paris Saint Germain, ritornato oggi in Italia, nella sua Parma, per parlare proprio alla facolta’ di Medicina dell’universita’ emiliana. Con alle spalle uno scheletro, per ‘bilanciare’ i chili presi negli ultimi anni, il tecnico ha parlato di calcio a 360 gradi. Dagli imminenti Europei alla violenza, passando per il suo Psg. ‘L’Italia potrebbe essere la sorpresa di questo campionato – ha esordito Ancelotti – Non ha i favori come la Spagna, l’Inghilterra e la Francia, ma puo’ fare bene. Per gli azzurri sara’ importante avere un attaccante in forma e in condizione, molto motivato e serio. Secondo me potrebbe essere Balotelli. Lo spero’.
Il calcio italiano pero’ e’ in crisi, Ancelotti non lo ha nascosto. ‘Siamo calati nel ranking Uefa e’ questo e’ un segnale evidente del momento che stiamo vivendo, ma il calcio italiano resta comunque di altissimo livello’. Imbattibili invece i nostri tecnici: ‘In Italia c’e’ grande varieta’ di sistemi di gioco e questo porta gli allenatori italiani ad essere fra i piu’ ricercati a livello internazionale. Abbiamo molta esperienza, molte conoscenze. La scuola italiana ha insegnato a tanti, pensiamo solo alla cultura del contropiede’. ‘In Inghilterra, ad esempio, non c’e’, ma il Chelsea ha vinto con Roberto Di Matteo la Coppa dei Campioni sfruttando proprio il contropiede’, ha rilevato.
Diversa, in chiave italiana, la questione violenza e cultura sportiva. ‘Su questo aspetto ci manca ancora parecchio – ha spiegato il tecnico – gli episodi sono ancora troppi, molti meno in Francia, nessuno in Inghilterra. E questo non e’ solo un problema di dirigenti o giocatori, e’ una questione di cultura sportiva generale. Tutti dobbiamo lavorare su questo tema’.
A proposito di lavoro, giornate importanti sono anche quelle che sta vivendo Leonardo sul fronte mercato per il Paris Saint Germain. ‘Noi vogliamo fare bene in Europa – ha confermato Ancelotti – e la squadra sara’ rinforzata. Giovinco a Parigi? Beh, e’ una citta’ che raccoglie un milione di visitatori e un posto per lui lo troviamo sicuramente nel nostro stadio, che conta quarantamila spettatori – ha risposto sorridendo Ancelotti -. Giovinco sta bene a Parma e spero che resti qui. Mi ha sorpreso l’exploit finale della squadra e Donadoni ha sicuramente fatto un lavoro eccezionale’.
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