“Per tutti i residenti italiani e non solo, che hanno un coniuge dominicano/a che ha vissuto e lavorato in Italia, versando i contributi previdenziali, ci sono delle novità. L’INPS in data 3 aprile 2017 ha pubblicato sul suo sito una informativa riguardante i trattamenti pensionistici ai lavoratori stranieri rimpatriati”. Così in una nota Eugenio Neri, del MAIE RD.
“Di seguito – prosegue Neri – pubblico il testo integrale ripreso dal sito Inps. La grossa novità sta in queste righe che vi riporto testualmente: “Nel caso di pensione di vecchiaia calcolata con il sistema contributivo, i lavoratori stranieri assunti dopo il 1° gennaio 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia al compimento del 66° anno di età, sia per uomini che per donne, oltre adeguamenti alla speranza di vita, e anche se non sono maturati i previsti requisiti (dunque, anche se hanno meno di 20 anni di contribuzione)”.
Per ulteriori informazioni in merito, potete contattare Eugenio Neri, responsabile del dipartimento Affari sociali e pensionati del MAIE della Repubblica Dominicana, inviandogli una email all’indirizzo gekin49gmail.com
Trattamenti pensionistici ai lavoratori stranieri rimpatriati
Cos’è
In caso di rimpatrio definitivo il lavoratore straniero con contratto di lavoro diverso da quello stagionale conserva i diritti previdenziali e di sicurezza sociale maturati in Italia e può usufruire di tali diritti anche se non sussistono accordi di reciprocità con il Paese di origine.
A chi è rivolto
I trattamenti pensionistici sono rivolti ai lavoratori stranieri che hanno versato in Italia i contributi e che sono rimpatriati (ritornati per sempre) nel loro Paese di origine.
Come funziona
Nel caso di pensione di vecchiaia calcolata con il sistema contributivo, i lavoratori stranieri assunti dopo il 1° gennaio 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia al compimento del 66° anno di età, sia per uomini che per donne, oltre adeguamenti alla speranza di vita, e anche se non sono maturati i previsti requisiti (dunque, anche se hanno meno di 20 anni di contribuzione).
Invece, in caso di pensione di vecchiaia calcolata con il sistema retributivo o misto, i lavoratori stranieri assunti prima del 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia al compimento del 66° anno di età, adeguati alla speranza di vita, sia per gli uomini che per le donne e con 20 anni di contribuzione.
In caso di decesso avvenuto successivamente al compimento del 66° anno di età, spetta la pensione ai superstiti nel caso sussistano le condizioni previste per la generalità dei lavoratori.
Domanda
La domanda sia per la pensione di vecchiaia sia per quella ai superstiti si presenta con il modello AP 50 da indirizzare alla Direzione provinciale INPS di Perugia, sita in via Canali, 5 – 06122 Perugia. Il modello può essere trasmesso online o scaricato in formato PDF e inviato direttamente dall’interessato o tramite un patronato.
Il lavoratore appartenente a un paese extracomunitario non in convenzione – definitivamente rientrato nel paese di origine in possesso del codice PIN rilasciato dall’INPS – può fare domanda online. Successivamente il lavoratore sarà tenuto all’invio della documentazione all’INPS tramite posta e potrà provvedere a far autenticare tale documentazione presso il consolato italiano della località in cui risiede. Al momento della compilazione della domanda telematica INPS, il lavoratore straniero dovrà indicare i dati relativi alla attuale residenza.
Il lavoratore straniero definitivamente rimpatriato che invece non è in possesso del PIN potrà presentare domanda tramite il consolato italiano dove risiede.
Entrambe le procedure descritte per la richiesta di prestazione riguardano i cittadini stranieri con cittadinanza di paesi con i quali non vige una convenzione internazionale in materia di sicurezza sociale sottoscritta dall’Italia.
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