Ozio agostano questo sconosciuto. Si potrebbe sintetizzare cosi, per il 40% dei giovani (fra studenti e neolaureati), il mese simbolo delle vacanze per eccellenza, dal momento che c’è chi ha deciso di cercare piccoli corsi di formazione (22%) – possibilmente low cost o da fare online – o di lavoricchiare per non pesare totalmente sulla famiglia (18%). La nota lieta di quest’anno, infatti, è che il 41% dei giovani monitorati è arrivato all’estate con uno stato d’animo tutto sommato tranquillo. E benché serpeggi ancora un po’ di inquietudine e ansia (31%), complessivamente il 66% di loro ammette che andrà in vacanza.
E’ quanto emerge da uno studio del Sanpellegrino Campus condotto su circa 3.500 tra laureati e studenti con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community per capire bisogni e aspettative per l’estate 2018.
L’estate è arrivata, e allora come la vivranno i giovani (fra studenti e neolaureati) italiani? A quanto pare, quest’anno, solo il 34% si divide tra chi sicuramente non se le concederà (24%) e chi (10%) ancora non sa se potrà farsele. Per tutti gli altri (66%), dunque, avanti tutta. E a dimostrazione di ciò interviene anche lo stato d’animo con qui i ragazzi si approcciano a questa estate: il 41% di loro si trova tutto sommato tranquillo benché, come nella logica delle cose, permangano alcuni sentimenti inquieti, fra tutti ansia (31%), demoralizzazione (38%).
Il dato in controtendenza dell’estate 2018, è che appena due ragazzi su 10 (21%) passeranno l’intero agosto completamente a oziare. Per il resto la tendenza è quella di vacanze intelligenti, ossia strutturarle in week end lampo che permettono comunque di godere del giusto relax (23%) e organizzare il resto delle giornate alla ricerca e alla fruizione di piccoli corsi di formazione – digital marketing, lingue, web design, e-commerce – possibilmente low-cost o fai da te (22%) o con l’obiettivo di trovare lavoretti con cui arrotondare o contribuire in parte alle rette universitarie (18%).
Che budget si sono dati i ragazzi per le loro vacanze? Il 18% di loro ammette di aver già pianificato tutto per tempo, mentre il 15% afferma di averlo, seppur molto risicato. Quattro ragazzi su 10 (38%) affermano che le risorse economiche per le vacanze sono state ricavate soprattutto tagliando spese superflue, mentre c’è chi spera di poter guadagnare qualcosa attraverso piccoli lavoretti (9%).
Parlando dei lavoretti stagionali, gli studenti italiani si dimostrano abbastanza polivalenti, versatili e senza preclusioni. Si va dall’assistenza alla clientela (23%), tuttofare in cucina (21%), assistenza a bambini/anziani (18%), hostess/promoter (14%), aiuto nelle commissioni domestiche (11%). E sui luoghi preferiti sembra non tirare più nemmeno la necessità di essere al mare, sentita solo dal 23% degli studenti interpellati. Pur di trovare un impiego un ragazzo su 2 (51%) sarebbe disposto anche a restare in città.