Forte esplosione oggi nella metropolitana di San Pietroburgo. Si sta cercando di ricostruire l’accaduto. Al momento si sa che un treno della metropolitana della seconda città russa è stato colpito da una forte esplosione tra le stazioni Tekhnologichesky Institut e Sonnaya, che le vittime accertate sono 14 ma che potevano essere molte di più. Numerosi i feriti, tra loro anche bambini in gravi condizioni.
Secondo la Procura russa, l’evento è da considerarsi per ora come un atto di terrorismo, anche se al momento, secondo quanto riportato dalla portavoce Svetlana Petrenko all’agenzia russa Tass, non si possono escludere altre cause, gli investigatori stanno procedendo anche lungo altre linee di indagine.
“Secondo le prime indagini, un ordigno ancora da specificare è esploso sul treno. Un team di investigatori esperti e specialisti di medicina legale della Procura è stato spedito a San Pietroburgo”, ha detto Petrenko.
Le misure di sicurezza sono state incrementate in tutte le città della Russia. Anche Vladimir Putin, in una dichiarazione, aveva subito detto di “non poter escludere la pista del terrorismo”.
Al momento sono ricercate due persone, considerate sospette dalla polizia dopo aver visionato le videoregistrazioni. “Il conducente ha preso la decisione giusta, quella di non fermare il treno, ma portarlo alla stazione successiva, il che ha consentito di iniziare prontamente l’evacuazione e fornire assistenza ai feriti. Ciò ha contribuito a prevenire un numero di vittime più pesante” ha assicurato il portavoce della Polizia.
L’amministrazione di San Pietroburgo ha dichiarato tre giorni di lutto a partire da martedì, come annunciato dal portavoce del governatore Andrey Kibitov su Twitter.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto al presidente russo di aver appreso con costernazione la notizia. “L’Italia si stringe ai familiari di coloro che hanno perso la vita e ai feriti, dei quali ci auguriamo un pronto ristabilimento. In attesa di incontrarla a Mosca, colgo l’occasione per rinnovarle le più sentite condoglianze ed espressioni di sincera amicizia per il suo Paese”.
È di quattordici morti e una quarantina di feriti, fra i quali anche bambini alcuni in gravi condizioni, l’ultimo bilancio dell’esplosione di una bomba avvenuta poco dopo le 14 nella metropolitana di San Pietroburgo , tra le stazioni di Sennaya Ploschad e di Teknologhiceskij Institut della linea Blu. «E’ terrorismo» ha detto il premier russo Medvedev poco prima che venisse diffusa l’immagine, ripresa dalle telecamere di sicurezza, del presunto attentatore.
Secondo l’agenzia Interfax sono due le persone ricercate: «Uno è colui ha materialmente piazzato l’ordigno nella carrozza della metropolitana che in seguito è deflagrato, il secondo ha collocato una seconda bomba (che aveva l’apparenza di un estintore) nella stazione di Ploshchad Vosstaniya». Bomba che è stata disinnescata prima di esplodere. Intanto l’amministrazione ha fatto chiudere tutte le stazioni, almeno fino a martedì mattina, mentre sono stati proclamati tre giorni di lutto cittadino.
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