Ho riletto con attenzione la lettera di Berlusconi inviata qualche giorno fa al Il Foglio di Giuliano Ferrara. L’ho letta in verità più di una volta. Ho cercato di fare l’analisi punto per punto di questa lettera che non e’ altro che una legittima difesa da parte di Silvio. Mi è quindi sorto un dubbio: e se Berlusconi avesse ragione?
Io sono tra i tanti che in questi giorni invita il Cavaliere a fare un passo indietro e a mettersi a disposizione della magistratura, per essere trattato come un comune cittadino. Voglio per una volta fare l’avvocato del diavolo: mettiamo caso che tutto questo meccanismo mediatico e giudiziario sia stato creato ad arte da un gruppo di politici, giornalisti e magistrati e che il povero Silvio sia sotto scacco matto di questo gruppo: mi chiedo allora per quale santa ragione il povero Silvio, così combattivo e forte della sua innocenza, non si metta a disposizione della magistratura. Se i giudici non hanno nulla in mano, come lui asserisce, ne trarrà solo vantaggio.
Quando si va davanti al giudice, i dubbi della colpevolezza o innocenza ci sono sempre, non c’e’ nessun sistema giudiziario perfetto al mondo che possa garantire un giudizio equo: la storia italiana, ma non solo, e’ piena di casi dove la giustizia ha commesso degli errori, che in alcuni casi sono degli orrori veri. L’Italia poi è un Paese anomalo, a distanza di anni non sappiamo ancora cosa sia sucesso sul caso Ustica, o per ciò che riguarda il caso Moro, la bomba nella stazione di Bologna… e potrei citare mille altri casi. Voglio credere come ho creduto nella persona di Silvio Berlusconi ancora una volta, ma questa volta gli voglio credere al di fuori della politica: a tutti si deve dare la possibilita’ di difendersi in modo equo, ma senza usare il potere politico. Per questo dico: Berlusconi lasci la Presidenza del Consiglio, si rechi dinanzi ai giudici, si faccia giudicare, si difenda con i denti stretti, e se avrà ragione si riprenderà il governo.
Caro Presidente, lei dice spesso che ama l’Italia: ci dia un segnale chiaro, perchè ad oggi non abbiamo ben compreso cosa significhi per lei amare l’Italia. Se lei ha ragione io sarò il primo ad inviarle le mie scuse, vorrei con tutto il cuore svegliarmi domani e credere che tutto questo sia stato solo un brutto sogno e che veramente lei e’ una persona eccezionale.
Le montature giornalistiche ci sono e su questo le do pienamente ragione, ma si sa che si parte da una notizia vera. Ritorni ad essere l’uomo imprenditoriale che era, ritorni ad essere Berlusconi, lasci la poltrona e si difenda e ritorni poi più forte di prima, ma per l’amor di Dio e della Patria ci esoneri da queste sofferenze mediatiche che mettono in cattiva luce non solo il Paese ma anche le persone. Chi vive all’estero cerca di riscattarsi da anni da stereotipi tipo mafia, spaghetti e mandolino. Se non lo vuole fare per noi Italiani lo faccia per i suoi figli, per le sue aziende, per le migliaia di persone che lavorano per lei, per noi Italiani all’estero che ogni giorno combattiamo contro gli sfotto’ dei giornali.
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