Dopo circa un mese di scambio di email e telefonate con l’ambasciata e il presidente di seggio, siamo venuti a capo della questione della mia esclusione dalle elezioni del CGIE. La mia richiesta di chiarimenti e’ stata esaminata e valutata dall’ambasciata in modo serio, l’ambasciatore ha ammesso che c’e’ stato un errore e a nome della stessa istituzione mi ha chiesto scusa.
Per spirito collaborativo e considerando i tanti problemi che quest’organo si trova ad affrontare, non intendo procedere per vie legali, anche perché si spenderebbero altri soldi pubblici e alla fine il risultato non cambierebbe.
Sono e resto una persona che si mette a disposizione della comunità Italiana in Australia, rinnovo i miei auguri a tutti i componenti e mi rendo disponibile per una collaborazione esterna laddove ce ne fosse la possibilità.
Ringrazio comunque l’Ambasciatore Pierfrancesco Zazo, che da subito si e’ attivato per chiarire e fare luce su questa vicenda; errare humanum est e non mi piace recriminare. Anche se alcuni amici avrebbero voluto che chiedessi l’annullamento delle elezioni, a che servirebbe ormai?
Ringrazio tutti coloro che in questa vicenda mi sono stati vicini, e anche quelli che mi hanno in qualche modo criticato mettendo in ridicolo le mie giuste pretese di trasparenza. Non ho mai pensato e cercato la visibilità, ho agito nel rispetto delle istituzioni e delle persone, mi spiace che qualcuno abbia reagito alle mie parole iniziali come dinanzi a un affronto personale. Ricordo che in tutta questa storia io ero la parte lesa: ho chiesto a coloro che ritenevo amici di darmi una mano e di consigliarmi, e c’e’ stato chi lo ha fatto; se qualcuno ha sminuito la mia persona e la vicenda, forse e’ stato per altri fini. Le scuse dell’ambasciatore, comunque, sono per me un segno di grande onesta’ intellettuale e mantengo un profondo rispetto nei suoi confronti. Considero la vicenda chiusa.
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