Rudolph Giuliani, popolare sindaco di New York negli anni Novanta, ricorda l’amico e collega magistrato Giovanni Falcone in esclusiva per Rai Italia, il canale tv in onda solo all’estero per gli italiani emigrati.
Il ricordo di Giuliani, nel 28° anniversario della strage di Capaci, andrà in onda oggi, 22 maggio, durante il programma “L’Italia con Voi” mentre in Italia i telespettatori potranno seguire la testimonianza domani sabato 23 maggio – giorno della ricorrenza – durante il programma Petrolio, di Duilio Giammaria, su Rai Due in prima serata.
“E’ difficile credere che siano già passati 28 anni da quando Giovanni Falcone è stato brutalmente assassinato dalla Mafia vicino all’aeroporto di Palermo – afferma Giuliani – . Mi sembra che sia successo solo pochi anni fa. Giovanni era un mio caro amico e collega che ho avuto occasione di conoscere bene negli anni Ottanta quando, assieme al governo italiano, raccoglieva informazioni che avevamo qui negli Stati Uniti per indagare la Mafia siciliana. In particolare, indagavamo la relazione tra la Mafia americana e quella siciliana nell’inchiesta chiamata ‘Pizza Connection’. Da lì in poi abbiamo iniziato una collaborazione molto stretta e abbiamo lavorato assieme in molte occasioni. Veniva nel mio ufficio per periodi molto lunghi. Anche due o tre mesi alla volta, ascoltando intercettazioni, testimonianze e altro materiale che avevamo raccolto. Come agente delle forze dell’ordine e giudice era completamente devoto al suo lavoro”.
Falcone “diceva che se l’Italia voleva diventare un paese moderno, parte della comunità europea, non poteva consentire alle organizzazioni criminali di controllare il territorio e l’economia di tutto il Paese. L’Italia, diceva, non può diventare un paese moderno o una vera democrazia, finché la gente vive sotto la dittatura della Mafia. Era fortemente convinto di questo e ha dedicato tutta la sua vita a cercare di invertire la rotta. I risultati del suo lavoro hanno posto le basi per numerosi processi giudiziari, in Italia ma anche qui negli Stati Uniti attraverso il mio ufficio – prosegue Giuliani -. Con la morte di Giovanni abbiamo perso un grande uomo. L’Italia ne ha sofferto, Falcone avrebbe potuto fare ancora molto, era giovane. Per la sua famiglia rimarrà sempre una ferita aperta, ma il suo contributo è stato così importante che l’Italia di oggi deve tantissimo al lavoro di Giovanni Falcone. La sua morte è stata una vera tragedia. Non riesco a immaginare cos’altro avrebbe potuto realizzare nella sua vita. Molto altro, sicuramente. I risultati che ha ottenuto lo hanno reso un grandissimo uomo e un grandissimo cittadino italiano. Sono onorato di essere stato suo amico e lo ricorderò per sempre”.