Massimo D’Alema, all’indomani della clamorosa batosta elettorale del 2008, affermò, con la solita ridicola supponenza, che "chi ha votato Pd appartiene alla parte colta del paese, alla categoria dei lettori", anche se la sinistra si era sempre proclamata l’unica custode della democrazia, della verità e della sua "diversità morale", vagheggiata da Berlinguer nei primi anni settanta.
Purtroppo queste panzane non sono frutto di qualche colpo in testa e/o di vagheggiamenti, assolutamente no; gli ex comunisti le hanno nel Dna e fanno di tutto per evidenziarle e rendersi in tal modo estremamente ridicoli e ottusi.
La "prova provata" è il caso Errani, l’ex governatore dell’Emilia-Romagna e, tanto per intenderci, sempre quell’Errani che insieme a Pecoraro Scanio con estrema spudoratezza ed assenza di senso civico si faceva risate durante i funerali di Stato per i caduti di Nassirya.
Una ventina di giorni fa Errani, a seguito di una condanna per falso ideologico, ha deciso di dimettersi dalla carica di Presidente di Regione. Ritengo che fosse solo un atto dovuto, ma subito la sinistra, sempre tanto rispettosa verso la magistratura, ha cercato di far desistere Errani dalla sua decisione, in quanto persona moralmente irreprensibile. Ora, confermate e presentate le dimissioni, i rossi, sempre corretti, cosa si inventano? Con una e-mail viaggiante sui canali istituzionali gli oltre 5000 dipendenti della Regione rossa sono stati invitati ad esprimere affetto e ringraziamento all’ex presidente per il lavoro svolto ed all’uopo hanno allegata una lettera prestampata.
Nel mio piccolo ritengo che l’inoltro della e-mail sia alquanto vergognoso soprattutto per 3 motivi. E’ irriguardosa nei confronti della magistratura la quale ha ravvisato verso Errani gli estremi per condannarlo per falso ideologico, e questo già di per sé demolisce la quasi totalità dei bla, bla di ossequio verso l’ex presidente; la e-mail ha viaggiato su canali istituzionali e spero che qualche magistrato rilevi gli estremi di un reato, forse gli ex comunisti non hanno capito ancora la differenza tra la cosa pubblica e quella privata. Terzo: la missiva è stata inviata a tutti i dipendenti regionali e, pertanto, questo può far malignamente supporre, ed io sono un peccatore in questo senso, che qualcuno, magari per passare tempo, si divertirà ad elencare coloro che non hanno voluto bovinamente assecondare tale ridicola iniziativa, qualcuno potrebbe anche parlare di schedatura.
In Emilia e Romagna già si vocifera di un’iniziativa dei moralmente corretti ex comunisti tesa ad organizzare un pellegrinaggio al Quirinale per supplicare al compagno Napolitano la nomina di Errani a senatore a vita, oppure per intercedere presso il Vaticano per una santificazione in vita. Vabbè, hanno solo un piccolo difetto: il Dna da rifare.
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