Lei si chiama Erika Lust ed una regista di film porno che con la sua visione del cinema e dell’erotismo sta completamente ribaltando il mondo dell’hard. Nata in Svezia, vive a Barcellona, dove ha il suo studio.
I suoi film sono fatti molto bene e curatissimi nei dettagli, così come nelle storie. C’è molto bisogno, secondo Erika, di più donne alla regia di film a luci rosse, in modo tale da dare un punto di vista femminile anche al piacere.
Intervistata da Vanityfair, spiega: “La pornografia era un tema di dibattito alle lezioni sul femminismo alla Facoltà di Scienze Politiche che frequentavo. Però ero anche una studentessa, in un campus, alle prese con le prime esperienze sessuali. E la pornografia, come accade per tanti, era un mezzo per scoprire cose sul sesso”.
Per i suoi film preferisce attori che possano rappresentare al meglio la gente comune, il ragazzo o la ragazza della porta accanto. Nessuno spazio a barbie siliconate o a uomini dagli addominali scolpiti. Erika Lust lo spiega così: “Nel porno mainstream c’è spazio per due sole tipologie di genere: la barbie siliconata e l’uomo rude e muscoloso. Io voglio mostrare i ragazzi e le ragazze della porta accanto”. Attori che paga anche molto bene, “dai 600 ai 1.200 euro ogni giorno di ripresa”. Uno stipendio mensile in un giorno e guadagnato con piacere.