Gian Piero Ventura non è più l’allenatore della Nazionale italiana. Esonerato dall’incarico. Durante la riunione convocata dal presidente della Figc, Carlo Tavecchio, e’ stato avviato un confronto a seguito della clamorosa mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia 2018.
Come primo punto all’ordine del giorno, Tavecchio ha comunicato appunto la scelta sulla guida tecnica azzurra: da oggi Ventura non è più il commissario tecnico della Nazionale.
Inoltre, si legge in una nota, Tavecchio “ha informato i rappresentanti delle componenti, che ne hanno preso atto, della sua indisponibilità a rimettere il mandato per assumersi la responsabilità di sottoporre al consiglio Federale di prossima convocazione una serie di proposte su cui i consiglieri saranno chiamati a esprimersi”.
Decisione attesa, dagli italiani, del resto. La testa di Ventura doveva saltare. Certo, ha ragione anche Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana Allenatori, quando dice che Ventura “non è l’unico colpevole, ma è una sconfitta che riguarda tutto il movimento”. Ventura e il suo contratto? “Verrà pagato fino allo scadere del suo contratto, cosa che accade con tutti gli allenatori”.
Tavecchio invece resta. “Se non si e’ dimesso mi auguro lo abbia fatto perche’ ha un progetto credibile e la convinzione di poterlo realizzare”, dice l’ex presidente della Figc e membro Cio, Franco Carraro. Carlo Ancelotti come futuro ct azzurro? “Ha sempre detto che non voleva fare cose con la nazionale, se ha cambiato idea nessuno puo’ disconoscere che sia il migliore. Grande esperienza, professionalita’, pacatezza, serieta’, ce le ha tutte”.
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