Paolo Dussich è ufficialmente membro del Consiglio generale degli italiani all’estero. Ad annunciarlo ad Azzurro Caribe è Dussich in persona. Finalmente, dunque, gli italiani del Centro America e dei Caraibi avranno un proprio rappresentante all’interno del CGIE. Era ora.
“Sono molto felice – dichiara l’imprenditore italiano ad Azzurro Caribe, periodico degli italiani di Centro America e Caraibi – di poter annunciare di essere stato proposto e nominato come rappresentante in carica governativa del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (C.T.I.M.) del nostro compianto Mirko Tremaglia, come membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). Quando ricevetti, nel lontano 29 novembre 2004, la sua delega manoscritta che gelosamente ancora conservo, mai avrei pensato che avrei potuto arrivare così lontano. Una nomina di cui mi sento onorato e pertanto ringrazio la dirigenza della prima associazione per gli italiani nel mondo per la fiducia accordatami”.
“Dedico questa grande vittoria a mio padre – commenta Dussich, per anni consigliere e presidente del Comites di Santo Domingo -, il quale sempre ha tenuto acceso fino alla sua fine in me e nei miei figli il ricordo dei nostri avi, protagonisti dell’esodo del nostro popolo istro-dalmata”.
“Sento forte sulle mie spalle il peso della responsabilità di rappresentare tantissimi connazionali, cittadini italiani a tutti gli effetti a cui dovremo dare risposte”, osserva. Poi, sempre a colloquio con Azzurro Caribe, che l’ha raggiunto telefonicamente, continua: “É con grandissimo orgoglio che intraprendo questa nuova esperienza che mai nessun italiano residente nella Repubblica Dominicana ha mai avuto l’opportunità di aver ricoperto nella storia della nostra comunità. Sono pronto a mettermi al lavoro: dopo tanti anni come consigliere e presidente Com.It.Es., non vedo l’ora – conclude il Cavalier Paolo Dussich – di darmi da fare all’interno del CGIE per contribuire a risolvere gli annosi problemi che ancora oggi affliggono i nostri connazionali residenti oltre confine”.