Pare che le immagini delle telecamere di sicurezza parlino piuttosto chiaro. E aiutano non poco anche le testimonianze degli abitanti della zona, che hanno visto delle persone con i volti scoperti. Gli investigatori impegnati nelle indagini sull’attentato di due notti fa a Livorno, con le due molotov lanciate contro la sede di Equitalia, si dicono ‘ottimisti’. La ricerca dei responsabili si concentra sull’area anarchica-antagonista, soprattutto in Toscana.
Gli esperti del Ros e della Digos per tutta la giornata hanno ascoltato altri residenti, per raccogliere nuove informazioni, dopo quelle – definite ‘utilissime’ – gia’ finite nel fascicolo d’indagine. Ma hanno anche visionato di nuovo i video ‘preziosi’ in cui sono immortalate quelle sette-otto persone che, nei frangenti dell’attentato, corrono in direzioni diverse.
Le scene vengono confrontate con le riprese delle manifestazioni che si sono svolte negli ultimi mesi in Toscana, specie quelle che si sono lasciate alle spalle scritte contro Equitalia o che sono state l’occasione per azioni di protesta piuttosto ‘vivaci’. Una, in particolare, risale all’ottobre scorso quando, a Livorno, vennero lanciate uova contro alcune banche. A indirizzare le indagini sull’ambiente anarco-antagonista sono anche alcune delle scritte in rosso – definite ‘di scenografia’ – trovate ieri nelle vicinanze di Equitalia: ‘Lotta Continua’ e, sulla saracinesca, ‘Equitalia Boia’, con falce e martello.
L’attentato non ha provocato danni seri: solo sulla vetrata all’ingresso c’e’ il segno del fumo. Ma sotto la finestra sull’altro lato dell’edificio – cinque piani di appartamenti in centro a Livorno – sono stati trovati alcuni stracci usati per tentare di appiccare un incendio. Da ieri, sono state aumentate le misure di vigilanza alle sedi di Equitalia e di altri istituti della provincia di Livorno che possano essere considerati ‘obiettivi’ di azioni dimostrative.
Domani potrebbe essere una giornata importante per l’inchiesta. Prima si riunira’ il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con prefetto, carabinieri, polizia e guardia di finanza, ‘per un’analisi di quanto avvenuto alla sede di Equitalia’ e per valutare ‘eventuali, ulteriori, misure da adottare’. Poi, in procura a Livorno, verra’ fatto il punto della situazione sulle indagini, durante un incontro fra i magistrati e gli investigatori della digos e del ros di Livorno. Quella potrebbe essere l’occasione per decisioni su eventuali accelerazioni nell’inchiesta.
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