Renato Brunetta, deputato di Forza Italia, parlando a Radio Cusano Campus, sullo spread ha detto: “Lo spread quando ha cominciato a formarsi questo governo era attorno a 130-140. Senza che nulla sia cambiato nell’economia italiana, lo spread dal profilarsi del governo sovranista ha cominciato a salire”.
Di Maio vs Draghi. “Le affermazioni di Di Maio che si permette di dare lezioni a Draghi sono di una stupidità incredibile. Draghi è il presidente della BCE e deve essere il presidente di tutti, non deve tifare per nessuno, ha messo in atto il QE che i tedeschi non volevano. Noi dobbiamo dire grazie a Draghi, che ha portato fuori l’area Euro dalla crisi. Di Maio, poveretto, non sa quel che dice”.
Appello a Salvini: “Se ci fosse stato un governo di centrodestra che aveva vinto le elezioni le cose sarebbero state totalmente diverse, non ci sarebbe stata la fuga dei capitali, non ci sarebbe stato lo spread, non si sarebbero persi posti di lavoro con l’infausto decreto dignità. Però mi rivolgo adesso a Salvini, che mi dicono essere più riflessivo rispetto alla politica con l’Europa. Mi dicono che sia più pensoso. Se ci fosse un atteggiamento più dialogante con l’Europa sarebbe un bene per il Paese. Questo deficit a 2,4 sono 20 miliardi in gran parte buttati via in sussidi. Se Salvini con il suo buonsenso e la sua concretezza dicesse: riduciamo un po’ il deficit e soprattutto cambiamo la natura della spesa in deficit. Usiamo 15 miliardi non per fare reddito di cittadinanza e quota 100, ma per fare investimenti, crescita, sviluppo, oltre che per ridurre la pressione fiscale. Una manovra così sarebbe letta in maniera totalmente diversa. In questa fase il rischio è il baratro. Se nei prossimi giorni le banche cominciano a collassare l’economia precipita, assieme allo spread, alla fuga dei capitali. Non c’è tempo da perdere, per questo serve un’inversione di rotta, di buonsenso, costi quel che costi. Se costasse una crisi col M5S ce ne faremo una ragione”.