L’Italia rischia il deferimento alla Corte di Giustizia europea per mancata osservanza alla normativa comunitaria in materia di rendimento energetico dell’edilizia. Gli edifici consumano il 40% dell’energia e producono il 36% delle emissioni di CO2 dell’Unione europea. Se adottiamo le misure in materia di efficienza energetica previste dalla legislazione europea per il settore edile, entro il 2020 riusciremo a ridurre in maniera significativa il consumo energetico e le emissioni di CO2 dei nostri edifici. Edifici efficienti sul piano dell’energia significano anche risparmi per le famiglie, percio’ e’ fondamentale che gli Stati membri applichino tutte le disposizioni in materia. Le disposizioni della legislazione italiana in materia di rilascio degli attestati di rendimento energetico degli edifici non rispondono alle esigenze fissate dalla direttiva. L’Italia non ha inoltre adottato alcuna misura relativa all’obbligo di ispezioni periodiche degli impianti di condizionamento dell’aria per valutarne il rendimento. Se entro due mesi l’Italia non adottera’ le opportune misure, la Commissione puo’ decidere di adire alla Corte di giustizia del’’Unione europea. Insomma, manca una seria politica energetica che miri al razionale utilizzo delle nostre risorse. E poi si volevano costruire le centrali nucleari che non convengono e non risolvono.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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