Si parla di razionamenti del gas e della luce. Addirittura, di “contatori intelligenti” che staccherebbero la corrente qualora (per esempio) si accendessero lavatrice e forno insieme. Ora, la soluzione al problema dell’energia non può essere una cosa simile. Razionare l’energia significa mettere in difficoltà le famiglie e mandare in rovina molte imprese.
Una famiglia nella quale ci sono entrambi i coniugi che lavorano sei giorni su sette e con i figli che vanno a scuola è costretta a mangiare cibi precotti da mettere in forno o al microonde e a fare andare la lavatrice quando può. Se fosse costretta a fare andare contemporaneamente la lavatrice ed il forno quella famiglia avrebbe grossi problemi con un “contatore intelligente”. Oltre a ciò, le attività come bar e ristoranti sarebbero penalizzate. Dunque, sarebbe bene iniziare da subito a cercare delle serie alternative.
Urge imporre un tetto al costo del gas. Inoltre, serve una politica energetica seria che contempli anche l’uso dell’energia nucleare. Non ci possiamo più precludere nulla. Vanno bene anche delle politiche di risparmio energetico, come l’uso del programma Eco quando si fa andare la lavatrice o la lavastoviglie o l’uso di lampadine a LED, ma serve una nuova politica energetica. Noi rischiamo di finire molto male tanto in termini economici quanto in quelli di libertà individuale. La questione energetica è trattata con l’ideologia. Invece, serve pragmatismo.