Emilio Fede si lancia: voglio entrare in Parlamento. In un’intervista radiofonica, il direttore del Tg4 racconta: “Spesso Berlusconi mi ha proposto la candidatura in Italia e ho sempre detto di no perche’ volevo restare al Tg4. Pero’ a giugno quando lascero’ la direzione glielo chiedero’. Non mi dispiacerebbe andare in Parlamento; mi piacerebbe fare un’esperienza in Parlamento, magari insieme a mia moglie che e’ gia’ senatrice". E così, a 80 anni d’età, Fede cerca la politica attiva. Certo, meglio che andare in pensione e aspettare sulla panchina dei giardinetti che passino le ore…
Emilio Fede dovrebbe lasciare la direzione del Tg4 entro l’anno: “Sara’ una separazione consensuale, questo e’ sicuro. Tengo il mio ufficio, questo e’ gia’ importante perche’ con l’aria che tira potrei finire in una roulotte. E l’azienda e’ d’accordo su un settimanale di approfondimento su Rete4 in seconda serata. Praticamente e’ gia’ in palinsesto. La buonuscita? Ma quali sette milioni? La parola milione non esiste, anzi non se ne parla piu’ e non li ho mai chiesti. Mi vergognerei in questa situazione del Paese a prendere tutti questi soldi. Forse parliamo di un contratto di consulenza, tre anni piu’ altri due. Poi prendero’ quello che mi spetta, forse qualcosina in piu’ mi dara’ l’azienda, sto facendo i conti, ma siamo sotto il milione".
Fede si augura che il suo successore “sia una donna”. Anzi, è proprio questa la proposta che fa all’azienda. “Potrebbe essere Safiria Leccese, una bravissima giornalista interna, oppure Annalisa Spiezie o Benedetta Corbi. Perche’ non una donna?". "Io a giugno compio 81 anni e lavoro undici ore la giorno. E’ molto duro. Basta. Non faccio ferie da un anno e mezzo".
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