Michele Schiavone, segretario generale del Cgie, ricordando gli incendi che stanno colpendo l’Australia, dove risiedono circa 150mila cittadini italiani, in una nota “sollecita il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ad assumere iniziative idonee per garantire sia protezione ed assistenza alle nostre comunità e ai cittadini australiani, sia il flusso delle notizie in Australia e in Italia”.
“Mentre il continente australiano brucia e le fiamme si diffondono e avviluppano aree abitate del Sud di quel continente, c’è chi a Roma è rinchiuso inerte negli uffici con l’aria condizionata, e non si cura delle nostre Comunità residenti in quello sterminato Continente – sottolinea Schiavone nel suo comunicato -. Molti altri paesi europei hanno trasmesso messaggi di solidarietà al governo e ai cittadini australiani, promettendo anche aiuti di primo intervento, mentre il nostro, da informazioni locali, non si è ancora fatto sentire”.
“In Australia risiedono oltre 150.000 cittadini italiani di passaporto ai quali si aggiunge un contingente di altri 20.000 con permessi di studio o di soggiorno a termine. Si tratta di una comunità numericamente significativa, che va tutelata e seguita, in particolare dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale”.
“Intanto fino al 5 gennaio nelle pagine ufficiali di ambasciata e consolati italiani mancavano informazioni utili per segnalare modalità o iniziative da intraprendere per i primi interventi di soccorso”.
“Sono parecchie e immense le aree coinvolte dagli incendi, la gente è costretta a trasferirsi in zone sicure e nonostante l’efficienza e l’ottima organizzazione del governo locale resta alta l’allerta anche per gli effetti causati dagli incendi”, prosegue Schiavone, sottolineando che “con grande apprezzamento, ci giungono notizie che i Comites, diverse associazioni italiane e la rappresentanza del CGIE in Australia hanno incominciato a coordinarsi ed è partita una raccolta di fondi a favore delle famiglie delle vittime, ai pompieri e alla croce rossa locale”.
“Proprio perché il continente australiano è lontano sono parecchie le famiglie italiane che cercano notizie dei propri congiunti e, perciò, il Consiglio Generale degli Italiani all’estero sollecita il Ministero degli affari esteri e della cooperazione ad assumere iniziative idonee per garantire sia protezione ed assistenza alle nostre comunità e ai cittadini australiani, sia il flusso delle notizie in Australia e in Italia”, conclude il Segretario Generale del CGIE.