Operazione Mare Nostrum, anche il Movimento 5 Stelle presenta una sua mozione nel dibattito che interessera’ il Senato chiedendo una serie di misure internazionali che non lascino sola l’Italia nella gestione di questo dramma e prevedano un coinvolgimento di tutta l’Unione Europea in questa problematica.
Il documento, che vede come prima firmatarie la portavoce al Senato Daniela Donno, Manuela Serra e Ivana Simeoni ed e’ sottoscritto tra gli altri dal capogruppo Maurizio Buccarella, Vito Crimi e Vincenzo Santangelo ed impegna il Governo ad una serie di azioni concrete sul piano internazionale. In primo luogo si "chiede, anche in forza dell’imminente presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea, una piu’ decisa cooperazione dell’insieme degli Stati membri per affrontare l’emergenza umanitaria nel Mediterraneo attraverso finanziamenti adeguati alle operazioni di soccorso e di accoglienza stessa dei profughi e dei rifugiati nonche’ al contrasto del traffico di esseri umani".
Il coinvolgimento diretto dell’Unione Europea viene fatto chiedendo di "sostenere fattivamente le essenziali azioni svolte sia dall’Agenzia Frontex che dall’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo, nonche’ dagli altri organismi preposti alla gestione del fenomeno dell’immigrazione anche proponendo l’unificazione, in un unico organismo europeo, delle funzioni degli organismi citati, nonche’ spostandone la sede operativa a Lampedusa – al fine di realizzare un coordinamento delle operazioni di salvataggio ed assistenza ai migranti, nonche’ la tutela delle frontiere dell’Unione europea, suddividendo in modo solidale, tra i membri dell’Unione Europea, il carico umano ed economico di tale drammatica emergenza".
Da qui l’impegno del Parlamento a "sollecitare l’Unione europea ad una piu’ efficace azione nei confronti dei Paesi di origine e di transito, impegnando e incentivando i rispettivi governi a porre in essere una seria politica di gestione dei flussi, soprattutto nella lotta alle organizzazioni criminali che lucrano sul traffico di esseri umani".
Tra le azioni da intraprendere "sospendere immediatamente la pratica del cosiddetto "respingimento", in attuazione dei trattati internazionali gia’ oggi vigenti ed alla luce dei recentissimi pronunciamenti della Corte di Giustizia europea, i quali indicano detta pratica quale compromettente il fine di realizzare una politica di allontanamenti nel rispetto dei diritti fondamentali della persona" e "favorire le attivita’ per il ricongiungimento dei minori con i loro genitori allorquando giunti sul territorio italiano".
Sul piano comunitario e’ necessario "chiedere all’Unione europea l’attuazione della direttiva 2001/55/CE del Consiglio nonche’ sollecitare la Commissione europea ad attivare il Consiglio – ai sensi dell’articolo 78, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) – al fine di adottare misure temporanee a beneficio dello Stato membro o degli Stati membri interessati da un afflusso improvviso di cittadini di Paesi terzi" e "farsi promotore, anche in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea, presso le competenti istituzioni dell’Unione europea e presso le Nazioni Unite, dell’avvio di azioni di cooperazione e sviluppo e missioni umanitarie atte a istituire centri per i richiedenti asilo e rifugiati direttamente sulle coste dei Paesi del Nord Africa".
Tra le proposte infine quella di "snellire le procedure di accoglienza e verifica delle situazioni giuridiche di tutti i migranti affinche’ questi ultimi possano lasciare celermente il territorio italiano, ricongiungendosi con i loro parenti, solitamente gia’ residenti nei Paesi del Nord Europa" conclude la mozione.
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