L’ex premier Giuseppe Conte, leader M5S, sta prendendo la leadership dell’opposizione, nonostante il Movimento 5 Stelle non goda di una buonissima salute nei sondaggi. Anzi, è paragonabile ad un pallone sgonfiato.
Invece, il Partito Democratico ha più consensi, ma la sua segretaria Elly Schlein non ha forza. Questa situazione è paradossale.
Conte si fa sentire e attacca, spesso ricorrendo al peggior populismo. Però, il suo partito resta dietro al Partito Democratico, il quale ha una leader che non è capita neppure dai suoi, quando parla. E Conte lo sa.
L’avvocato pugliese ha capito che Elly Schlein è debole e perciò ne approfitta. Egli si fa vedere con maggiore forza e detta le regole nel famoso “Campo largo”. Basta pensare a ciò che ha chiesto alla nuova presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde: il Reddito di Cittadinanza regionale.
Questo è visto con insofferenza dai democratici, i quali, però, debbono fare i conti con una leader debole e molto impopolare persino nell’ambito del suo stesso partito. Il Partito Democratico è decisamente spostato a sinistra.
Molti elettori moderati del Partito Democratico non vanno a votare perché non vogliono un partito-centro sociale. A questo punto sorgono due domande: fino a che punto i democratici saranno disposti a sopportare una simile situazione? Il Partito Democratico potrebbe invitare Elly Schlein a farsi da parte? Solo il tempo ce lo dirà.