“Da dodici anni proponiamo nelle scuole percorsi contro i disturbi alimentari, abbiamo fatto petizioni e richieste per fare in modo che nel mondo della moda non sfilino più donne malate, questa legge anti anoressia è un piccolo trionfo per tutto un percorso molto più ampio di cui ho fatto parte proponendo questo modello curvy”. A commentare la legge anti-anoressia è Elisa D’Ospina, scrittrice, conduttrice televisiva, modella curvy più famosa d’Italia, tra le cinque più famose del mondo.
“In Israele e in Francia – osserva la super modella – questa legge esiste già da qualche tempo e nonostante tutta l’alta moda continui ad usare delle ragazze molto magre, il problema anoressia in passerella è stato arginato. Il problema è più degli adulti che dei giovani. Mi è capitato diverse volte di vedere delle madri che portano le figlie ad ammalarsi e a vivere male la propria fisicità. Finalmente, con questa legge, quegli pseudo agenti di moda improvvisati che invitano le ragazze a digiunare potranno essere denunciati e perseguibili anche a livello penale, come istigatori all’anoressia”.
Intervenuta a Radio Cusano Campus, Elisa D’Ospina ha anche parlato di una problematica che la riguarda sui social: “Su instagram in particolare ricevo molti peni. E non è un belvedere. Molti maschi hanno una sovrastima esagerata. Almeno mi mandassero delle misure sognanti, invece arrivano ste cosette messe lì così. Dai, meglio evitare. Inizialmente rispondevo a tutti chiedendogli se fossero consapevoli di essere sotto alla media. Ora lascio perdere, tanto vedo che dopo il decimo invio si stancano da soli. Che poi, obiettivamente, il corpo di una donna è esteticamente più bello rispetto a quello di un uomo. Il pene eretto così mandato, ma anche no. Lo dico a tutti i maschi, con la foto dei peni in chat non si rimorchia. Con il caldo la gente perde la testa e lo vediamo anche dai social network”.
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